Stipendi in ritardo, l’Ortopedia Sannitica: Noi questuanti presso le Asl
Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
mi pregio scriverle alcune rapide note sull’articolo in oggetto relativo all’azienda che ho l’onore di rappresentare dal 1989 anno in cui scomparve prematuramente l’ideatore della impresa (Geom.Paolo Rotoli che credo lei abbia avuto la ventura di conoscere, tanto deduco da resoconti familiari) che tanto crediamo ha dato e darà con il contributo di tutti alle comunità della Valle Caudina sia in termini di lavoro regolare e sia in termini di rigorosità nei rapporti con la P.A..
Tralasciando la circostanza che non mi pare essermi negato ad alcun confronto giornalistico e sorvolando che trattandosi di azienda privata una qualche prudenza avrebbe potuto ricorrere, non nego che a parte piccole imprecisioni il problema dei pagamenti da parte delle AASSLL della Regione Campania sia un serio argomento di confronto che ci vede giornalmente questuanti il nostro sacrosanto diritto presso le strutture citate. Va pero’ detto che il suo approccio al problema sebbene non ortodosso nella forma potrebbe ritornare utile a tutte le parti in causa e mettere la sua penna sugli scudi se Ella avrà la cura di volersi cimentare con la questione che vede due diverse letture. Da una parte non si riesce a dar conto del fatto che mentre i Centri di riabilitazione vengano pagati mensilmente in acconto al 90% ( tutti vorrebbero questa percentuale di acconto…sic!), le Farmacie al 60esimo giorno dalla notula contabile, le Cliniche altrettanto, come altre strutture più specifiche, le Ortopedie fornitrici a cittadini diversamente abili siano pagate quando la cassa lo permette e certamente dopo 1200 stipendi e cmq mai regolarmente con ritardi notevoli che nella nostra regione non possono essere compensati dalla Certificazione del credito almeno fino a quando sarà commissariata la sanità. Colgo la prelibata occasione per dirle che il nostro Nomenclatore Tariffario ossia il nostro listino obbligato è del 1999…per cui l'”ultimo dei Moicani” non si sa mai chi sia!
Dall’altra non le nascondo che avevo riposto molte speranze nell’esito delle recenti inchieste giudiziarie beneventane sulla sanità che avevano visto apparire un meccanismo personalissimo di pagamenti che negli anni aveva succhiato dalle casse dell’ASL di Benevento somme che avrebbero potuto essere impiegate nel pagare quei ritardi che le ho indicato, mentre dal fatidico 2008 le banche chiudevano tutti i rubinetti. A proposito Ella sa bene che le archiviazioni non sono dei proscioglimenti ma a volte fanno altrettanto danno quando coinvolgono cittadini che si permettono di combattere contro le Banche così come accaduto al sottoscritto che ha visto due giudici dello stesso Tribunale dire due cosa diverse.
Per concludere le rappresento che avrò cura di tenerla al corrente dei miei prossimi incontri con i vertici dell’ASL di Benevento e del loro esito assicurandola che non mi appartiene accontentarmi di promesse politicanti pronto se necessiterà ad aprire un tavolo in Prefettura su tutta l’intera vicenda.
Con stima
Dr Rotoli Antonio