Stroncato da malore all’esterno del cimitero

Redazione
Stroncato da malore all’esterno del cimitero
Stroncato da malore all'esterno del cimitero

Stroncato da malore all’esterno del cimiter. Stroncato da malore all’esterno del cimitero. Tragedia nel tardo pomeriggio di ieri fuori il cimitero di San Nicola la Strada, un dipendente del Comune in servizio in questo sito si è sentito male ed è deceduto mentre era in auto, poco prima di rincasare.

Si tratta del 65enne Francesco Maccariello, residente ad Arienzo, in via Maddalena.Per lui non c’è stato nulla da fare, è spirato nella sua Fiat Punto rossa, inutili i soccorsi dell’ambulanza.

Donna molestata ogni giorno, scatta il divieto di avvicinamento

Nel primo pomeriggio di ieri , a seguito di una tempestiva ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile della locale Questura, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 54enne di Benevento, gravemente indiziato del delitto di atti persecutori.

Molestata ogni giorno

In particolare, le indagini venivano avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla persona offesa, la quale si doleva delle condotte reiterate di molestia perpetrate in suo danno a cadenza giornaliera da parte dell’odierno arrestato e rappresentava che tentava in modo ossessivo di convincerla ad intraprendere con lui una relazione sentimentale, nonostante il fermo rifiuto manifestato esplicitamente dalla donna, tali tentativi erano avvenuti anche nel giorno di Natale e il 31 dicembre, aggirandosi e dormendo nei pressi dell’abitazione della donna.

Gravi  indizi di colpevolezza

Alla luce dell’attività investigativa espletata con tempestività dalla Squadra Mobile di Benevento, anche mediante l’escussione di persone informate sui fatti,  il G.I.P., valutato il compendio probatorio raccolto a sostegno delle dichiarazioni della denunciante e condivisa la valutazione  prospettata dal P.M., ha ritenuto che ricorressero sia i gravi indizi di colpevolezza che  le esigenze cautelari. Per tali ragioni, il GIP ha emesso un provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, al fine di scongiurare il ripetersi di ulteriori condotte persecutorie da parte dell’odierno arrestato.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.