Studente in dad simula omicidio, denunciato

Redazione
Studente in dad simula omicidio, denunciato
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Studente in dad simula omicidio, denunciato. I carabinieri della compagnia di Salerno hanno denunciato uno studente universitario di 20 anni  per procurato allarme. Il giovane, secondo quanto ricostruito, ha simulato un omicidio mentre era collegato in videolezione con il proprio docente.

Allarme del professore

A lanciare l’allarme è stato proprio il professore che era collegato dalla sua abitazione di Roma. Improvvisamente nella stanza in cui lo studente stava seguendo è comparsa una persona incappucciata che ha finto di colpirlo con una pistola.

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Studente in dad simula omicidio, denunciato

Subito dopo il 20enne spariva  dallo schermo, mandando nel panico sia il professore che gli altri studenti che stavano partecipando alla lezione a distanza.

Il docente, quindi, ha lanciato subito l’allarme, segnalando l’episodio ai carabinieri della capitale che, a loro volta, hanno chiesto l’intervento dei militari salernitani.

Gli accertamenti svolti dagli uomini dell’Arma hanno permesso in breve tempo di ricostruire l’accaduto e di accertare che si fosse trattato soltanto di uno scherzo di cattivo gusto. Lo studente iscritto all’Università degli Studi di Salernodovrà rispondere per procurato allarme.

Massacra di botte la compagna e la colpisce con un trapano

L’ha colpita all’orecchio con una punta di trapano da 60 centimetri, poi l’ha massacrata di botte, rompendole diverse ossa e provocandole numerose contusioni.

Un uomo di 47 anni è stato arrestato dai carabinieri della stazione Roma Tor Vergata con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Adesso si trova in carcere, mentre la donna è stata ricoverata in ospedale.

ome spesso accade nei casi di violenza domestica, quello avvenuto ieri non era il primo episodio di maltrattamento per la donna. Ai militari, infatti, la 35enne ha raccontato che già in passato era accaduto numerose volte che il compagno la picchiasse.

Una condizioni che purtroppo vivono moltissime donne e che è più comune di quello che si possa pensare. Anche se le pene sono molto severe, la donna è quasi sempre restia a denunciare questo tipo di violenza.

Ennesimo episodio di violenza

L’ennesimo episodio di violenza, infatti, è avvenuto ieri, intorno alle 7 del mattino. Una coppia di coniugi si è vista arrivare a casa la vicina. Era completamente tumefatta e terrorizzata per le botte prese dal compagno.

La donna stava scappando dal suo convivente. Mentre cercava di raggiungere il loro cancello per nascondersi nella loro abitazione, ha chiesto aiuto gridando, dicendo alla coppia di chiamare i carabinieri.

In pochi minuti, allertati dalla coppia, sono arrivati i militari, che hanno fermato e disarmato il 47enne. L’uomo aveva ancora la punta di trapano con la quale aveva colpito all’orecchio la donna, provocandole una vistosa ferita lacero contusa nella parta superiore dell’orecchio sinistro.

Lui è arrestato, mentre la 35enne è stata portata al Policlinico Casilino per essere curata. I medici hanno riscontrato una frattura scomposta alle ossa nasali, contusioni multiple alle braccia e alla gamba sinistra e un trauma facciale. L’uomo ora si trova in carcere.Codice Rosso

Eppure, dal luglio 2019 è in vigore la legge nota con il nome di Codice Rosso, votata dal Parlamento proprio a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti.

La legge deve il suo nome alla misura che prevede l’introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne o minori, come avviene nei pronto soccorso per i pazienti che necessitano di un intervento immediato.

Dal punto di vista procedurale, è previsto che la polizia giudiziaria, carabinieri o altre forze dell’ordine, una volta acquisita la notizia di reato, riferisca immediatamente al pubblico ministero, anche in forma orale.