Terapia del dolore: dal cervinarese Cioffi una nuova tecnica
Tra le complicanze precoci e tardive in chirurgia toracica quelle di tipo respiratorio sono tra le più gravi e frequenti. Le cause dell’insufficienza respiratoria che interessano in questa sede sono quelle determinate dalla resezione polmonare. Si rende necessario, perciò, studiare preoperatoriamente la funzionalità respiratoria dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico.
Attualmente il “gold standard” nell’analgesia è rappresentato dalla infusione di oppiacei mediante catetere peridurale posizionato dall’anestesista prima dell’intervento.
Tale metodica però comporta effetti collaterali temibili e inoltre il posizionamento del catetere peridurale è tecnicamente difficile e richiede esperienza e tempo.
Per tale motivo abbiamo sviluppato una metodica che consiste nel posizionamento di un catetere paravertebrale per l’infusione continua di analgesici locali.
La tecnica prevede il posizionamento del catetere per mano del chirurgo durante l’intervento. Il catetere viene inserito a livello dello spazio paravertebrale. La sede di inserzione viene individuata sulla cute, a 3-4 cm dalla colonna vertebrale. Un ago di Tuohy viene inserito per via percutanea fino al di sotto della pleura parietale, che deve rimanere intatta. Tramite soluzione fisiologica iniettata attraverso l’ago, la pleura parietale viene tunnellizata in modo da facilitare lo scorrimento del catetere: esso viene inserito attraverso l’ago e, scorrendo nella tasca creata al di sotto della pleura parietale, raggiunge lo spazio paravertebrale.
L’analgesia viene effettuata già al momento del risveglio mediante l’infusione continua di analgesici locali (es. naropina 6 fl in 100 cc F a 7 ml/h). Il farmaco, diffondendosi lungo lo spazio paravertebrale in senso caudale e craniale, permette di ottenere l’analgesia di tutta la parete toracica. I vantaggi della tecnica descritta sono svariati. Anzitutto il posizionamento del catetere a opera del chirurgo è tecnicamente semplice, veloce e sicuro. In secondo luogo l’utilizzo di analgesici locali evita le note complicanze associate alla somministrazione di oppiacei. Infine, una corretta gestione del dolore permette di ridurne le complicanze respiratorie e consente di sottoporre ad intervento chirurgico quei pazienti che, a causa di pregresse patologie respiratori, sono considerati a maggior rischio nelle prime fasi postoperatorie.
La metodica è stata messa a punto dai ricercatori Proff. Cioffi Ugo, Raveglia
Federico, De Simone Matilde, Baisi Alessandro, ha superato le verifiche scientifiche ed è stata pubblicata sulla autorevole rivista Thorac Cardiovasc Surg nell’edizione 12 dicembre 2014.
Alfredo Marro