Terremoto giudiziario a Santa Maria a Vico, domiciliari per sindaco e vice sindaco
Gli arresti riguardano sei persone
Terremoto giudiziario a Santa Maria a Vico, domiciliari per sindaco e vice sindaco. Arresti domiciliari per il sindaco di Santa Maria a Vico e per la sua vice. Andrea Pirozzi e Veronica Biondo sarebbero coinvolti nello scambio di voti per ottenere appalti pubblici. Favoriti sarebbero clan della zona.
Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Caserta ha colpito il clan camorristico Massaro e amministratori pubblici corrotti a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta.
Sei gli arresti, tra cui due esponenti di spicco del clan e quattro amministratori, che sono stati disposti per scambio elettorale politico mafioso, induzione indebita e favoreggiamento.
Coinvolti sindaco e vicesindaco di Santa Maria a Vico
Nelle indagini sarebbero coinvolti il sindaco di Santa Maria a Vico, Andrea Pirozzi, la sua vice Veronica Biondo e un ex assessore. Le indagini hanno rivelato che il clan ha influenzato le elezioni comunali del 2020, sostenendo candidati in cambio di favori come la gestione del cimitero e altri appalti pubblici.
La forza elettorale del clan era così elevata da permettere persino l’elezione di un candidato avversario, garantendo così una rete di potere diffusa.
Tra i progetti illeciti figuravano la realizzazione di un impianto di cremazione e la gestione di attività commerciali abusive, con infiltrazioni anche nel Consiglio Comunale.
Inoltre, sono emerse pressioni su imprenditori per assumere affiliati al clan, dimostrando un controllo capillare sull’amministrazione locale.
Questa vicenda sottolinea l’importanza della lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione, ispirando la comunità a sostenere la trasparenza e la giustizia per costruire un futuro migliore e più equo per tutti.