Tragedia nella notte,36enne si lancia dal terzo piano e muore

Redazione
Tragedia nella notte,36enne si lancia dal terzo piano e muore
Valle Caudina: secondo suicidio in poche ore, si toglie la vita un 80enne di Campizze di Rotondi

Tragedia nella notte,36enne si lancia dal terzo piano e muore. Si registra una tragedia in piena notte a Sant’Arpino, poco dopo le ore due, in una palazzina di via Risorgimento, traversa di via Martiri Atellani.

36enne si lancia nel vuoto

Un ragazzo di 36 anni si è lanciato dal terzo piano di un’abitazione ed è deceduto praticamente subito, non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono gli intervenuti gli uomini del 118 ed i carabinieri della locale stazione con il comandante Feola che hanno ascoltato la moglie distrutta dal dolore.

Un gesto che non trova alcuna spiegazione. Probabilmente il male di vivere covava, da tempo, nella psiche del 36enne. Come avviene sempre più spesso nessuno ha capito quello che stava passando. Sino a quando, nella notte ha deciso di farla finita.

Valle Caudina: ambulanza del 118 imprigionata, a rischio i soccorsi

Da mesi vi stiamo segnalando la pericolosità del cattivo funzionamento del cancello del Saut di Airola. Nonostante i nostri articoli di denuncia, nessuno ha avuto la sensibilità di intervenire per far funzionare al meglio un servizio essenziale, che salva vite umane.

Il cancello continua a non funzionare e nessuno ha avuto la sensibilità di cercare una soluzione. Senza tenere in alcun conto che proprio il 118 di Airola effettua centinaia di interventi al mese, salvando numerose vite umane

Sfiorata la tragedia

Purtroppo, ci viene segnalata una situazione ancora più pericolosa e si può dire davvero che è stata sfiorata la tragedia. Qualcuno, la notte scorsa ha effettuato una chiamata al 118. Una richiesta di soccorso a cui è stato subito risposto.

L’equipaggio, composto da medico, infermiere ed autista, è salito sull’ambulanza e si è avviato per arrivare sull’intervento. Ma, una volta che l’ambulanza è arrivata davanti al cancello, questi non si è aperto.

L’autista ha provato e riprovato ad aprire. Ma il cancello non ha voluto funzionare in alcun modo. La conseguenza è stata che l’ambulanza non ha potuto lasciare il cortile del Saut. Si tratta di qualcosa di inverosimile, di pazzesco.

Medico ed infermiere hanno lo stesso effettuato l’intervento. Ma solo perché un parente della persona che aveva bisogno di aiuto è andato a prenderli con la sua auto. Fortunatamente, la persona soccorsa non ha avuto bisogno del ricovero ospedaliero perché l’ambulanza si trovava ancora imprigionata.

Territorio sguarnito

Non solo, visto che l’ambulanza di Airola non arriva, la centrale operativa ha dirottato sul posto anche l’ambulanza del saut di Limatola, lasciando così sguarnito quel territorio in caso di emergenza.

Nonostante tutte queste situazioni, nessuno ha provveduto ancora a sistemare il cancello. Tanto è vero, come testimonia questa foto, scattata poco fa, l’ambulanza si trova parcheggiata fuori dal Saut.

Una decisione necessaria, altrimenti, si rischia di restare imprigionati e non poter rispondere alle chiamate di soccorso che arrivano numerose.

Ma, ci chiediamo gli apparecchi elettromedicali quanto tempo possono restare senza essere ricaricati? E perché non viene aggiustato quel cancello? Si aspetta che ci scappi il morto ?