Travolto da un camion, muore 46enne
Travolto da un camion, muore 46enne. Un uomo di 46 anni è morto, in tragiche circostanze, nella mattinata di oggi, mercoledì 12 maggio, sulla strada statale 336.
La vittima era, infatti, stata travolta in circostanze poco chiare da un mezzo pesante che stava transitando sul raccordo.All’inizio si era pensato a un incidente, poi la svolta: è stato un gesto volontario. I successivi accertamenti della polizia stradale, giunta sul posto assieme ai vigili del fuoco e ai mezzi di soccorso del 118, hanno, infatti, consentito di fare luce sull’accaduto.
Stando alle successive ricostruzioni, la vittima sarebbe precipitata sul raccordo da un cavalcavia. Una caduta di diversi metri che lo ha ucciso praticamente sul colpo. Quando il 46enne è stato investito dal conducente del camion era dunque praticamente già morto.
Il camionista si è trovato improvvisamente di fronte il corpo senza vita del 46enne e non è riuscito a evitare l’impatto. L’uomo è stato soccorso per lievi ferite e per lo choc subito, mentre i soccorsi per il 46enne si sono rivelati inutili.
Stando a quanto ricostruito dalla Polstrada, si sarebbe trattato di un gesto volontario. Il 46enne si sarebbe dunque suicidato scegliendo di lanciarsi nel vuoto dal cavalcavia. Il tragico episodio ha avuto inevitabili ripercussioni sul traffico.
La statale è, infatti, rimasta a lungo chiusa verso l’aeroporto in direzione Vergiate, e sulla viabilità ordinaria si sono registrate lunghe code fino alla riapertura, avvenuta poco prima delle 13.00.
“Non affitto a stranieri”, casa negata a una coppia
Una coppia residente a Pavia si sarebbe vista rifiutare l’affitto di una casa dopo che il proprietario, all’appuntamento per la firma del contratto, ha visto che il marito della donna che l’aveva contatto è un uomo di colore.
Secondo quanto riferito, il proprietario avrebbe deciso di far saltare l’intesa che era stata raggiunta con un contatto telefonico, affermando “Non affitto a stranieri”. A nulla sono valse le rimostranze della coppia.
Ed in particolare della donna che ha spiegato che suo marito vive in Italia da trenta anni, si è laureato a Pavia ed è un professionista affermato. Il proprietario, però, non ha voluto sentire ragioni di sorta.
La coppia non ha voluto denunciare il fatto all’autorità giudiziaria, ma lo ha comunque segnalato allo Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Pavia. “Le persone devono capire che la discriminazione è una condotta illecita – ha dichiarato la donna -.
Non è giusto escludere qualcuno per le proprie origini o per le proprie abitudini, nonostante su questo si sia fatta e si faccia ancora tanta propaganda politica per intercettare il consenso di persone che si lasciano ancora persuadere.