Tre pazienti ricoverati al Moscati di Avellino per sospetta febbre del Nilo
Si tratta di tre pazienti fragili

Tre pazienti ricoverati al Moscati di Avellino per sospetta febbre del Nilo. Salgono ora a tre complessivamente i pazienti fragili ricoverati con sospetto West Nile all’ospedale Moscati di Avellino.
Il presidio ospedaliero Moscati di Avellino segnala la presenza di due ulteriori casi sospetti di infezione da virus West Nile. Entrambi i pazienti sono anziani, appartenenti alla categoria di pazienti fragili, e provengono dalla provincia di Napoli.
Un primo caso sospetto , riguardante un uomo di 86 anni, è stato trasferito ieri da Solofra al Moscati in condizioni generali stabili. Il paziente ha manifestato sintomi quali febbre e altri segni clinici compatibili con l’infezione da West Nile.
Sono in corso esami diagnostici specifici per confermare la presenza del virus
I test effettuati al momento dell’ingresso hanno prodotto risultati incerti e si attende l’esito delle analisi odierne per definire la natura dei casi sospetti.
Analogamente, per i nuovi casi, sarà necessario attendere il completamento degli accertamenti. L’ospedale mantiene alta l’attenzione e ha attivato le procedure standard per la gestione di potenziali infezioni da West Nile, in particolare per pazienti appartenenti a categorie a rischio come gli anziani.
Si ricorda che la sorveglianza sanitaria e i controlli diagnostici rappresentano strumenti fondamentali per la prevenzione e il contenimento della diffusione del virus, soprattutto in soggetti fragili.
Resta alta la vigilanza da parte delle autorità sanitarie locali e del personale medico del Moscati di Avellino, che continueranno a monitorare attentamente la situazione e a fornire aggiornamenti in merito all’evoluzione clinica dei pazienti e agli esiti delle analisi.