Treni Benevento-Napoli, Iannace: i sindaci garantiscano i parcheggi

Il Caudino
Treni Benevento-Napoli, Iannace: i sindaci garantiscano i parcheggi

Riceviamo e pubblichiamo (in seguito la nostra risposta) 

Egregio direttore,
in merito all’articolo relativo alle problematiche della ferrovia Benevento-Cancello evidentemente non ha colto il senso della richiesta di aiuto rivolta ai Comuni interessati. Le pare mai possibile che chieda ai Comuni un sostegno economico per la ferrovia?
La mia richiesta di aiuto era relativa all’accesso alle stazioni ferroviarie e soprattutto alla possibilità di parcheggiare in prossimità delle stesse. Il nuovo governo regionale ha predisposto il trasporto gratuito per gli studenti, ma se poi a questi non è data la possibilità di usufruire dei parcheggi, il tutto può essere un inutile sacrificio.
In altri termini la mia richiesta era rivolta proprio a non vanificare gli interventi posti in essere dalla Regione per rendere più efficiente il servizio trasporti attraverso un aumento del numero di convogli, maggiore pulizia e controlli, nonchè riduzione dei tempi di percorrenza, con orari certi di partenza ed arrivo, e carrozze dotate anche di collegamento internet.

Carlo Iannace

Nota della redazione. Ringraziamo l’onorevole Iannace per l’attenzione dimostrata al Caudino. E’ la prima volta che dalla Regione Campania qualcuno decide di rispondere sullo scempio della Ferrovia Benevento-Napoli via Valle Caudina.
Perché veda, onorevole, lei crede che il problema siano i parcheggi gratis o il favorire l’accesso alle stazioni dimostrando di conoscere poco la realtà di quella che non è una ferrovia ma una “via Crucis”. I veri problemi sono i treni in ritardo, i convogli che si rompono e lasciano a piedi i passeggeri, il fatto che la domenica non passino. Le raccontiamo un episodio che abbiamo registrato martedi scorso. Il primo treno per Napoli si è rotto a Casalnuovo lasciando a piedi i passeggeri. Come se non bastasse, i passeggeri del treno successivo  sono stati fatti scendere a Cancello con il suggerimento di “arrangiarsi” per arrivare a Napoli. Il convoglio, infatti, doveva andare a trainare il treno che si era fermato. Le pare un atteggiamento da paese vagamente moderno? 
Allora, anziché scrivere per sentito dire, venga sui treni. Magari venga a prendere il primo treno del lunedì mattina. E, se ci riesce, porti anche l’amministratore delegato di Eav così vi rendete conto. Ma lei davvero crede che un nuovo treno risolverà i problemi? Suvvia, siamo seri e, se può, apra un’interrogazione sulla SCHIFEZZA che quotidianamente succede sui quei treni.
Cordialità.

La redazione