Treno Valle Caudina: sarà un’Odissea, altro che 15 minuti in più
Treno Valle Caudina: sarà un’Odissea, altro che 15 minuti in più.
Ieri si è appreso dall’Eav, la società regionale che gestisce la Ferrovia Benevento-Napoli via Valle Caudina, che l’Ansfisa (l’ente che certifica la sicurezza dei trasporti) ha imposto delle restrizioni sulla tratta.
Queste restrizioni comporteranno un ritardo che Eav stessa stimerebbe in 15 minuti in più sulla tratta Benevento-Cancello.
Il comunicato
Ecco cosa dice Eav. “Ieri, 13 gennaio 2021, è stato rilasciato da parte dell’Ansfisa, organo preposto al controllo delle reti in argomento sulle quali da poche settimane ha assunto l’operatività, il nuovo ‘certificato di sicurezza’ per l’impresa ferroviaria Eav”.
Tale certificato, ”nelle more di una più approfondita istruttoria, contiene alcune prescrizioni, in un’ottica di estrema prudenza, che impongono una limitazione di velocità a 50 km/h sulle tratte ferroviarie BENEVENTO-Napoli. Ciò produrrà un incremento delle percorrenze stimato in circa 15”’.
Eav fa sapere di aver già avviato ”il percorso per l’ottemperanza alle prescrizioni indicate da Ansfisa – assicurano dalla societa’ di trasporto – e conta di poterle risolvere al massimo entro il prossimo mese di marzo. Verranno messe in campo tutte le soluzioni per poter mitigare al massimo il disagio per la clientela”.
Le problematiche
La realtà che paventa Eav nel comunicato, però, non tiene conto di ciò che sta accadendo nella realtà. Il limite di cinquanta chilometri orari dovrà essere adottato anche sulla tratta che da Cancello porta a Napoli.
Tratta per la quale, solitamente, i treni vanno molto più veloci. La limitazione, dunque, potrà causare ulteriori ritardi rispetto ai 15 minuti considerati. A ciò bisogna aggiungere anche il fatto che la tratta Cancello-Napoli è gestita da Rfi e richiede standard di sicurezza molto alti. Potrebbe succedere, dunque, che la linea non autorizzi o autorizzi dopo il passaggio dei treni dalla Valle Caudina.
Disagi
Basti pensare ai treni di ieri pomeriggio. Il treno delle 16.55 da Napoli è rimasto fermo quasi venti minuti a Cancello in attesa di autorizzazione per ripartire. Stessa cosa per il treno di ieri sera che invece ha accumulato ritardi più ampi. Questo perché? Per il semplice motivo che un treno che viaggia a cinquanta chilometri orari potrebbe “ingolfare” la linea di Cancello e quindi le autorizzazioni a partire vengo rilasciate solo in maniera marginale.
Domande
Eav è una società regionale e quindi pagata anche con i soldi dei cittadini caudini. Perché le prescrizioni indicate da Ansfisa non sono state già attuate? Come mai la società non ha ottemperato a quanto richiesto? Risponderà una buona volta la dirigenza regionale dell’Eav?
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