Il tricolore ammanta Cervinara per la festa della Repubblica

Redazione
Il tricolore ammanta Cervinara per la festa della Repubblica
Cervinara al primo posto, dopo la città di Avellino, per i fondi del PNRR

Il tricolore ammanta Cervinara per la festa della Repubblica. “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.”

La frase di Piero Calamandrei

Con questa frase di Piero Calamandrei, il sindaco di Cervinara, l’avvocato Caterina Lengua, ha concluso il suo  intervento istituzionale per la Festa della Repubblica. Il primo, nonostante sia stata eletta nel 2020. Lo scorso anno, infatti, le restrizioni della pandemia non hanno consentito manifestazione pubbliche.

Oggi, invece, grazie a Dio, il centro di Cervinara, da piazza Trescine, sino a via Roma, sede della Villa Comunale, che ospita il monumento ai caduti, si è colorata del nostri tricolore.

L’amministrazione comunale, infatti, ha coinvolto l’istituto scolastico Francesco De Sanctis, diretta dalla professoressa Antonia Marrio, e tutte le associazioni del territorio. Ma tanti anche i privati cittadini che, nonostante il sole cocente, hanno voluto manifestare il loro attaccamento alla Repubblica Italiana.

Un omaggio non formale che segnala un amore  vero e viscerale ai valori fondanti della nostra Repubblca, la libertà, la democrazia e la pace. Pace che deve essere difesa proprio in questo momento che l’Europa torna a bagnarsi di sangue.

Costituzione affidata ai giovani

Proprio per questo motivo, la fascia tricolore, con la frase di Calamandrei, ha voluto, simbolicamente, affidare la nostra Carta Costituzionale alle giovani generazioni.

Così, al termine della manifestazione, si è ripetuta la cerimonia di regalare la Costituzione a tutti i ragazzi delle quinte classi del De Sanctis che stanno per affrontare l’esame di maturità.

Toccherà a loro prendersi cura dei valori fondanti della nostra Repubblica e difendere tutti i diritti acquisiti in questi 76 anni, una passaggio di consegne molto emozionante.

 Foto Vincenzo De Lucia