Tunnel del Partenio, il Partito Comunista contrario
Riceviamo e pubblichiamo
Apprendiamo dagli organi di informazione che il nuovo presidente della provincia di Avellino ha deciso di far partire il progetto di costruzione di un tunnel per collegare la Valle Caudina con il Vallo di Lauro-Baianese dal costo 80 milioni di euro.
Come al solito, si parte con annunci mirabolanti a fondi già stanziati e probabilmente già destinati, senza aver prima intavolato una seria discussione con la popolazione e il coinvolgimento delle associazioni che operano sul territorio.
Le scelte che Biancardi, esponente di centro destra e votato da alcuni consiglieri del PD avellinese per tornaconto personale nell’infinita guerra alle poltrone, intende portare avanti risultano ancora più insopportabili in quanto imposte alla comunità da un ente non eletto direttamente dal popolo ma che è pura espressione delle più bieche dinamiche partitiche.
Ma i benefici?
Abbiamo fatto due conti: oggi per arrivare da Cervinara a Napoli ci si impiega circa un’ora, per andare da Baiano a Napoli ci si impiega circa mezzora.
Quindi, se davvero si impiegassero quindici minuti per attraversare il tunnel, il risparmio di tempo per raggiungere Napoli dalla valle caudina sarebbe di circa un quarto d’ora rispetto al percorso attuale, dovendo però pagare il pedaggio autostradale.
Dunque, secondo il presidente della provincia Biancardi, quali vantaggi avrebbe l’Irpinia dal collegamento di quelle due aree?
Quale isolamento verrebbe rotto?
Quali attività produttive sono danneggiate dall’attuale “isolamento”?
Oggi, Biancardi non parla di progettualità ma di un’isola nel deserto che sarà costruita a spese delle lavoratrici e dei lavoratori irpini.
Noi non siamo contro le cosiddette grandi opere tout court, ma non possiamo più accettare che per meri interessi politici ed economici, il nostro territorio subisca l’ennesimo sfregio.
Un territorio, tra le altre cose, molto fragile dal punto di vista idrogeologico: tutti ricordiamo che nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1999 ci fu una terribile alluvione che fece 5 morti.
Le infrastrutture devono dare vantaggi nel breve termine e riteniamo che questo progetto non possa darne e che rischi di aggiungere altri problemi in un territorio già fragile.
Il Partito Comunista, di nuovo presente ad Avellino e provincia, lotterà perché i fondi a disposizione di quest’ente, una volta definito inutile ma che continua ad avere a sua disposizione fondi illimitati da usare per convenienze politiche, siano investiti su progetti che potranno migliorare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori della provincia.
Vogliamo che l’amministrazione provinciale coinvolga i comuni in un serio piano di intervento per la riduzione del rischio idrogeologico, vogliamo investimenti sull’edilizia popolare e sull’edilizia scolastica, vogliamo l’intervento sulla questione lavoro e sulla questione inquinamento, vogliamo una politica che sia in grado di mettere la questione Irpinia al centro della politica regionale e nazionale.
Invitiamo tutte le compagne e tutti i compagni alla lotta contro questo progetto che mortifica una provincia già devastata dal malaffare politico, dall’inquinamento e dalla disoccupazione.
Partito Comunista Avellino