Ucciso a coltellate ex sottufficiale

Redazione
Ucciso a coltellate ex sottufficiale
Ucciso a coltellate ex sottufficiale

Ucciso a coltellate ex sottufficiale.  Un ex militare dell’Esercito, Paolo Fonsatti, di 70 anni, è stato ucciso questo pomeriggio in un’abitazione nella borgata di S’Ungroni ad Arborea, in provincia di Oristano.

Nipote con lievi ferite

rasportato in ospedale, con lievi ferite, il nipote della vittima. Cosa sia avvenuto all’interno della casa è ancora avvolto nel mistero. Secondo quanto si è appreso, il nipote avrebbe raccontato di una aggressione a scopo di rapina.

Sul posto ci sono i carabinieri e il procuratore di Oristano, Ezo Domenico Basso. A breve arriveranno anche gli specialisti del Ris di Cagliari.

Ecco chi è la vittima

Paolo Fonsatti è stato ucciso nella sua abitazione con diverse coltellate. Il racconto del nipote, ricoverato in ospedale a Oristano con assegnato un codice verde, è al vaglio degli inquirenti.

Ucciso a coltellate ex sottufficiale

L’uomo è attualmente piantonato dai carabinieri. Secondo la sua versione, lui e lo zio sarebbero stati sorpresi all’interno dell’abitazione da alcuni rapinatori con il volto coperto. I militari di Oristano e di Arborea, coordinati dal procuratore Ezio Domenico Basso, stanno lavorando per ricostruire tutta la vicenda.

ROgo  Rotondi, in azione i canadair. Il primo canadair ha già effettuato i lanci. Ora si attende anche l’arrivo di un secondo. Il tempestivo intervento, fortemente richiesto dal sindaco di Rotondi, Antonio Russo, dovrebbe limitare i danni dell’incendio divampato da ora di pranzo nei pressi del santuario di Maria Santissima della Stella.

Corsa contro il tempo

Una corsa contro il tempo per evitare che anche sui monti di Rotondi si potesse ripetere lo scempio di Ferragosto, avvenuto su quelli di Paolisi. In quel caso, però, le fiamme divamparono sul far del tramonto. E con il buio di mezzi di soccorso non possono operare.

Questo ha dato modo al fuoco assassino di distruggere più di quaranta ettari di vegetazione in pochissime ore. Anche se sono trascorse diverse ore dall’inizio del fronte di fuoco, a Rotondi i danni dovrebbero essere limitati, proprio grazie ai canadair.

Rogo Rotondi, in azione i canadair

Questo, però, non toglie alcuna responsabilità ai piromani che hanno innescato il rogo, sia a Paolisi che oggi a Rotondi. Una responsabilità  che dovrebbe avere dei fortissimi risvolti penali. Ma, mai come in questo caso, il condizionale è d’obbligo.

Nessuno vigila sul versante caudino del Partenio. I controlli continuano ad essere inesistenti pur avendo Cervinara una stazione di carabinieri – forestali. Nessuno vigila e nessuno indaga per scoprire i responsabili.

Criminali impuniti

Questo lassismo che non trova spiegazione altrove consente a questi criminali di farla franca. Di farla franca e di continuare, imperterriti, nella loro azione di distruzione. Si continua a blaterare della montagna come un risorsa per l’economia.

Poi si lascia campo aperto ai maledetti piromani. Senza contare tutti quelli che continuano a fare il bello ed il cattivo tempo sul versante caudino dei monti del Partenio. Un andazzo vergognoso che solo il nostro giornale denuncia, nell’assordante silenzio di tutti. Poi le anime belle si meravigliano che vengano appiccati questi fuochi assassini.