Un nuovo positivo a San Martino Valle Caudina, 17 i contagiati
Un nuovo positivo a San Martino Valle Caudina, 17 i contagiati. Salgono 17 i positivi a San Martino Valle Caudina.
Sindaco
Lo comunica il sindaco Pasquale Pisano. Attenzione, però, questo numero potrebbe cambiare in fretta.
Lo stesso primo cittadino, infatti, fa sapere che cinque persone hanno effettuato il tampone in un laboratorio privato ed il loro esito è stato positivo.
Un nuovo positivo a San Martino Valle Caudina, 17 i contagiati
Anche il positivo di oggi aveva già effettuato il tampone in un laboratorio privato ed ha avuto la conferma da parte dell’asl. Intanto, oggi, si può considerare una giornata nera per la provincia di Avellino, in quanto i positivi hanno superato, di gran lunga, quota cinquanta.
56 nuovi positivi in provincia di Avellino, aumentano i ricoveri. 56 i positivi oggi in provincia di Avellino.
Contagi
Continuano a salire, seguendo il trend regionale i contagi in Irpinia.
L’azienda sanitaria locale ha appena fornito il report quotidiano che conta 56 casi in tutta la provincia di Avellino.
Mirabella e Montella
Continua il cluster di Mirabella Eclano dove si contano 14 positivi ed anche quello di Montella con 9 persone contagiate. 5 persone risultano positive e Grottaminarda e quattro ad Avellino.
Valle Caudina
Per quanto riguarda la Valle Caudina irpina, si riscontra un solo caso a Cervinara, di cui vi abbiamo dato conto questa mattina.
Si tratta della persona ricoverata presso il Covide Center dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino.
Due casi a Rotondi, ma uno è la conferma di una positività e dell’altro vi abbiamo informato questa mattina ed uno a Roccabascerana. Anche in questo caso si tratta della conferma di una persona già positiva.
26 casi
I restanti 26 casi si trovano in altrettanti comuni. Ciò che si evince, purtroppo. è la tendenza al ricovero ospedaliero. Non si può più parlare solo di casi asintomatici.
Molte persone hanno la febbre e sempre più devono far ricorso alle cure ospedaliere. I ricoveri diventando frequenti mettono in crisi il sistema delle terapie intensive. Era ciò che si doveva evitare, ma così oramai non è.