Una fiaccolata per entrare nei riti della Candelora
E' stato allestito un cartello molto variegato

Una fiaccolata per entrare nei riti della Candelora. E’ stata la fiaccolata partita dalla chiesa dell’Annunziata e San Guglielmo di Mercogliano per raggiungere il piazzale della Funicolare di Montevergine ad inaugurare ieri pomeriggio il cartellone della Candelora, promossa dal Comune di Mercogliano in sinergia con il Comune di Avellino, l’Ente Parco Partenio e le associazioni del territorio.
Un corteo per lanciare un appello forte contro ogni forma di violenza.
A ribadirlo il parroco della chiesa dell’Annunziata e San Guglielmo don Vitaliano della Sala che ha fatto riferimento agli episodi di criminalità dei giorni scorsi, sottolineando come la vendetta non è mai l’unica strada:
“Se non riusciamo a ricucire tensioni e conflitti nelle nostre comunità non potremo mai immaginare un mondo di pace. Non possiamo rispondere alla violenza con la violenza”.
Un appello rilanciato da don Fabio Mauriello della Pastorale dell’inclusione della diocesi di Avellino e parroco di Monteforte.
Ad accompagnare la fiaccolata l’accensione nel piazzale della funicolare, da parte del sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio, di una luce alla Vergine, poi custodita in una teca e consegnata in una staffetta simbolica al sindaco di Avellino, Laura Nargi, con cui domani sarà siglato il protocollo d’intesa per ribadire la sinergia legata alla Candelora.
Di forte intensità anche la performance teatrale dell’attore Piergiuseppe Francione che ha invitato a costruire insieme ponti, comunità e speranze.
L’abbraccio tra i Comuni di Mercogliano e Avellino ha aperto la mostra dell’artista Piergiuseppe Pesce“Tessitori d’amore…la rete dei diritti”, allestita nello Spazio Arena di Avellino dall’associazione Per Grazia Ricevuta con il sostegno di Kaos, I-Ken, Pgr, Movimento per la Candelora.
A introdurre l’iniziativa una suggestiva perfomance di Massimo Saveriano di “Per Grazia ricevuta”, che sulle note di Pino Daniele si libera dei suoi vestiti, a simboleggiare il desiderio di essere finalmente se stesso. Saveriano ha rivendicato il suo desiderio di libertà:
“Dobbiamo essere uniti per cambiare il mondo e vogliamo partire dalle nostre comunità. La speranza è che il prossimo anno possano essere qui con noi anche altri sindaci”.
Quindi ha manifestato la volontà di realizzare grazie ad una raccolta fondi una casa rifugio per chi ancora oggi è perseguitato per il proprio orientamento sessuale. Il sindaco Nargi ha posto l’accento sull’impegno del Comune di Avellino nel segno dell’inclusione:
“Per fortuna le comunità diventano sempre più accoglienti ma la strada da percorrere è ancora lunga”.
E’ stato quindi Pesce a porre l’accento sull’idea da cui nasce l’installazione “Tessitori d’amore” che “riunisce oltre 1000 Madonne in processione o avvolte da reti a simboleggiare l’aggrapparsi alla vita di chi muore in mare e di tutte le vittime innocenti. Ho immaginato – ha spiegato Pesce – in un angolo una discarica di cadaveri, che richiama l’orrore di Gaza o il sacrificio di donne-Madonne musulmane circondate da bombe”.