Una nuova certificazione a difesa del gioco legale e di milioni di giocatori
Una nuova certificazione a difesa del gioco legale e di milioni di giocatori. Il gioco legale è un settore ad ampia crescita in Italia. Ma non è il solo che, purtroppo, caratterizza la scena del gaming italiano.
Il settore illegale ormai prolifera sempre più e la necessità di distinguere i due canali si fa sempre più importante. Da qui l’idea di una certificazione di qualità che consenta di individuare il gioco legale.
Questa è quantomeno l’idea dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, elaborata in contrasto col rischio di ritorno del mondo del gioco sommerso all’indomani del Decreto Dignità.
Ed è difatti al Decreto che è imputabile la morsa in cui si è ritrovato il gioco legale da due anni a questa parte: normative continue ed aggiornate, sempre più cavilli, divieti e proibizioni, soprattutto sulla pubblicità. Da qui un’altra necessità: quella di ideare nuove forme di autorappresentazione.
Linee guida 2.0 per una nuova certificazione
Così l’Agenzia ha reso note le Linee Guida 2.0 per una nuova certificazione, concessa da Ody, noto organismo di verifica, idoneo per poker, casinò, scommesse e bingo.
Mauro Gulino, responsabile della sezione informatica e telematica dell’Istituto Giordano, un ente di certificazione, ricerca e formazione nato nel 1959, ha spiegato le caratteristiche di questa certificazione.
Anzitutto chiarendo quanto sia fondamentale ottenere il bollino, il vero segno distintivo tra un componente della filiera legale a fronte dell’illegale. Il marchio, insomma, è sinonimo di sicurezza e affidabilità.
Un attestato che viene concesso, però, sono dopo il superamento di tutti i test richiesti. Operatori e casinò online devono dunque rispettare molti requisiti per ottenere il marchio e le Linee Guida elencano tutte le skills necessarie per raggiungere la certificazione.
Il tutto è volto alla creazione di un ambiente di gioco controllato, limpido e trasparente, che garantisca protezione e vincite ai giocatori.
Difatti l’intera certificazione ruota attorno al tema della garanzia. Che, è ovvio, non garantisce una piattaforma illegale. Tra queste rientrano anche alcune case legali in Europa, ma non in Italia.
Identificazione e monitoraggio degli accessi
Questo perché il giocatore italiano è sottoposto ad una rigida normativa: può accedere alle piattaforme previo inserimento del codice fiscale, con tanto di identificazione e monitoraggio degli accessi.
Ovviamente deve essere maggiorenne e avere dati corrispondenti a quelli inseriti in fase di registrazione. Normative rigide, svizzere, vigenti nella maggior parte dei casinò online. I cui software, peraltro, sono costantemente aggiornati e migliorati. Ma detto ciò, come si ottiene questa sacrosanta certificazione?
Vi sono degli steps da seguire: il primo è quello delle prove operative, utili per verificare le funzionalità di accesso ai giochi, al conto, ai pagamenti, alle limitazioni.
Si controlla, insomma, in che modo la piattaforma garantisce riservatezza nelle informazioni memorizzate e quindi della privacy; ma anche sull’aggiornamento dei software, hardware di sicurezza, integrità dei dati.
Per quel che concerne le piattaforme, vengono scrupolosamente controllati gli accessi ai giochi, i pagamenti di giocate e vincite, il tracciamento di ogni attività svolta.
Alla fine di tutti i controlli, compresa l’erogazione del premio, si ottiene la certificazione, che consente agli utenti in prima istanza di riconoscere come sicura e affidabile una piattaforma su cui poi poter giocare in maniera responsabile, contrastando quindi il riaffiorare del gioco illegale.