Una storia dimenticata: quando la Valle era “nera”
Una foto in bianco e nero. Tante persone festanti che partecipano con ogni probabilità ad un comizio. Sullo sfondo si leggono le lettere “U” e “X” due terzi della parola “Dux”. In primo piano un uomo affacciato alla balaustra in divisa fascista. Bandiere italiane e qualche bandierina con la svastica.
Lo scatto è di Angelo Marchese, foto-reporter di Cervinara, ed è pubblicata sul suo profilo Facebook (lo ringraziamo per averci permesso di pubblicarlo sul Caudino e ricordiamo che tutti i diritti sono riservati, così come previsto dalla legge).
Il post di Marchese ha creato subito un gran dibattito sul social network. Chi la giudica inopportuna, perché pubblicata il 25 aprile giorno della Liberazione dal Nazi-fascismo. Chi, invece, crede che sia una testimonianza giusta di ciò che era la Valle Caudina.
Chi scrive è convinto che Angelo Marchese abbia fatto un favore alla storia, particolarmente “nera” di Cervinara e di tutta la Valle.
Profondamente monarchica e legata alla Chiesa cattolica, la Valle Caudina ha abbracciato il fascismo in maniera passiva. Pochi e poco ricordati coloro che si opposero al regime.
Il vero peccato è che nessuno cerca di fare un po’ di luce sul quel periodo storico, su come i paesi caudini convissero con il fascismo.
Al momento ci viene in mente un solo libro. Un notevole romanzo storico di Gianni Raviele: “Le ore nere” che riporta con precisione il clima che si respirava nel periodo che va dal 1943 al 1946.
Manca, però, una storiografia ufficiale che consenta alle nuove generazioni di conoscere cosa erano quegli anni anche qui da noi. Quelle nuove generazioni che oggi snobbano un po’ il 25 Aprile e che si lascia affascinare dal pericoloso populismo dell’uomo solo al comando o che sono intrise di false informazioni relative al “regime”.
Perché è vero che il 25 Aprile ci fu la liberazione, ma è anche vero che una gran parte del popolo, prima fascista, si ritrovò improvvisamente democratica.
Invece di fare inutili parate, sarebbe meglio educare, sensibilizzare e soprattutto indagare su cosa successe in Valle Caudina nel ventennio nero.
Angelo Vaccariello
@angelismi