Un’annata di alti bassi: dal successo agli Europei al Mondiale in bilico

Redazione
Un’annata di alti bassi: dal successo agli Europei al Mondiale in bilico

Un’annata di alti bassi: dal successo agli Europei al Mondiale in bilico. Quest’estate, l’attesa di tornare a vedere gli azzurri giocare nella fase finale di un torneo internazionale era tanta, soprattutto dopo un anno di Covid in cui tutti avevamo bisogno di distrazioni, ma soprattutto di una favola in cui credere. Roberto Mancini ha incarnato quel sogno, alimentando a ogni partita la speranza che l’Italia potesse vincere gli Europei, posticipati di un anno a causa della pandemia.

La fase a gruppi di Euro 2020 non sarebbe potuta andare meglio: 3-0 all’esordio contro la Turchia (sebbene la prima rete azzurra della competizione sia stata un autogol!), 3-0 alla Svizzera nella seconda partita e 1-0 finale contro il Galles che ha permesso agli azzurri di conquistare la vetta della classifica del gruppo A.

La fase a eliminazione diretta è stata un’emozione incredibile. Subito contro l’Austria, la prima partita di quelle da dentro o fuori. Contro Arnautovic e compagni, un fuorigioco millimetrico ci ha tenuto a galla per i primi 90’ minuti. Il momentaneo gol del vantaggio austriaco è annullato per fuorigioco dell’attaccante del Bologna. 0-0 il risultato nei tempi regolamentari, si va all’extra time dove un sontuoso Chiesa e uno scaltro Pessina ci portano ai quarti. A niente è valsa la rete di Kalajdzic al 114’, il pass qualificazione è tutto per noi.

Ai quarti la prova di maturità attende i ragazzi di Mancini: l’avversario, questa volta, è uno dei favoriti per la vittoria agli Europei. È il Belgio di Lukaku, De Bruyne, Courtois, gente abituata a palcoscenici prestigiosi. Ma l’Italia non si fa intimidire e va in vantaggio prima con Barella e poi consolida il punteggio con il “tiroaggiro” di Lorenzo Insigne. Lukaku accorcia le distanze su rigore, ma il risultato non cambia più. L’Italia per la quinta volta nella storia arriva in semifinale a un campionato europeo. Unica nota stonata della serata, il grave infortunio di Spinazzola al tendine d’Achille.

Il 6 luglio è la volta della Spagna, la nazionale che i nostri hanno sofferto di più agli Europei, una delle bestie nere degli azzurri. Chiesa ci porta in vantaggio, Morata sigla il pari al 35’ del secondo tempo. I supplementari sono un’agonia e si va ai rigori, dove Jorginho segna il penalty decisivo con calma olimpica. Sarà finale a Wembley, il resto è Storia. Ma noi vogliamo raccontarla, per rivivere ancora una volta l’emozione di aver vinto gli Europei, in casa degli inglesi contro gli inglesi.

A Londra, l’11 luglio, Shaw gela il sangue nelle vene di mezza Italia, portando in vantaggio l’Inghilterra dopo soli 2 minuti di gioco. La difesa crociata regge fino al 67’, quando Bonucci segna il gol del pari dopo un calcio d’angolo confusissimo. Quello che conta è che siamo di nuovo in parità, 1-1 e palla al centro. Il risultato non cambia più e anche la finalissima è decisa ai rigori. Dove Donnarumma diventa l’eroe di serata, parando gli ultimi due rigori inglesi e consegnando di fatto la vittoria alla squadra di Roberto Mancini.

Ma adesso l’Italia di Wembley che fine ha fatto? Raggiunta la gloria, a tornare coi piedi per terra è stato un attimo. Le ultime gare di qualificazione per il Mondiale 2022 sono state un disastro per gli azzurri e lo spauracchio di una mancata partecipazione rischia di trasformarsi in realtà. L’Italia ha concluso al secondo posto il gruppo di qualificazione ai Mondiali, dietro la Svizzera, e ora dovrà affrontare gli spareggi per poter strappare un pass per il Qatar. Per primo, dovrà affrontare il Montenegro, e se tutto andrà come previsto, l’Italia sarà costretta a sfidare in una sorta di finale il Portogallo di Cristiano Ronaldo per qualificarsi alla prossima Coppa del Mondo. Su Sportytrader, sarà possibile seguire le prossime fondamentali gare dell’Italia e scoprire i pronostici sugli azzurri in vista di queste sfide così delicate. Il sogno azzurro continuerà?

Nel frattempo Mancini ha deciso di allargare il gruppo dei convocati, aprendo le porte a João Pedro e a Luiz Felipe per gli stage di preparazione di gennaio, in vista degli spareggi previsti a fine marzo. Il ct spera di ritrovare ovviamente tutti i suoi giocatori al massimo della condizione, visto che nelle ultime gare ha dovuto fare a meno di pedine importanti in diversi settori di gioco. Infine, dovrà soprattutto risolvere il problema più grande che al momento affligge la nostra nazionale, ossia trovare un attaccante che faccia gol e sappia reggere il peso dell’attacco sulle sue spalle. Variabili da non sottovalutare per il mister che avrà il compito di centrare la qualificazione; per evitare le seconda storica esclusione di fila dalla fase finale di un Mondiale.