Uomo muore per liberare un tombino: ci cade dentro
Uomo muore per liberare un tombino: ci cade dentro. Un uomo di 62 anni è deceduto la scorsa notte a Filo di Argenta, in provincia di Ferrara. Era uscito da casa per cercare di svuotare un tombino.
Il tombino era intasato dai detriti trasportati dal fiume d’acqua che si era creato a causa del maltempo. È ritrovato così all’interno dello stesso tombino dalla moglie che, non vedendolo rientrare dopo circa 30 minuti, è andata alla ricerca dell’uomo, trovandolo privo di vita.
È successo la scorsa notte a Filo di Argenta, a pochi km da Ferrara. Erano circa le 3.00 quando un uomo di 62 anni è uscito di casa, nel vano tentativo di liberare un tombino.
La moglie preoccupata dal suo ritardo, trascorsa mezz’ora, si è messa alla ricerca, facendo la tragica scoperta del marito senza vita, caduto nel tombino ostruito. Sono intervenuti sul posto i carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara e i vigili del fuoco, intorno alle 4.00 di notte.
Tuttavia per l’uomo non c’era più niente da fare. Sono in corso gli accertamenti per capire la dinamica dell’incidente. Il giudice intanto ha disposto l’autopsia sul corpo del 62enne.
Sono ancora da chiarire gli ultimi istanti di vita dell’uomo di 62 anni deceduto la scorsa notte, ma di sicuro avrà influito il maltempo che dalla mezzanotte di ieri imperversa in tutto il ferrarese.
La strada in cui si trova il tombino del decesso, era completamente allagata e i vigili del fuoco, che sono ancora a lavoro in altre zone della città, parlano di una vera e propria bomba d’acqua che si sarebbe abbattuta a Ferrara nelle scorse ore. La viabilità, ora, è recuperata quasi ovunque, anche se con difficoltà.
Trovato ferito ad agosto muore in ospedale, ipotesi omicidio
Un uomo di 34 anni trovato in gravi condizioni lungo la Nuova Estense a Castelnuovo Rangone in provincia di Modena il 25 agosto è morto all’ospedale e la Procura ora apre un fascicolo per omicidio.
Dato che l’ipotesi più probabile, avanzata già il giorno del ritrovamento dell’uomo ferito sul ciglio della strada, è che si sia trattato di una aggressione in piena regola.
In un primo momento i carabinieri che conducono le indagini avevano preso in considerazione anche l’ipotesi di un incidente stradale, ma un’unica frattura riportata dal 34enne alla calotta cranica ha portato a escludere questo scenario.