Vaccinazioni sospette al Palacaudium, chiesto l’accesso agli atti
Vaccinazioni sospette al Palacaudium, chiesto l’accesso agli atti. I carabinieri dei Nas, nella tarda mattinata, hanno fatto visita al centro vaccinale della città di Avellino. I carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanità hanno acquisito tutta la documentazione all’interno del centro.
Liste vaccinazioni
Tra i documenti acquisiti le liste delle persone che hanno ricevuto il vaccino, di quelle che lo devono ricevere e le liste dei cosiddetti supplenti. Quest’ultimo è l’elenco di persone da chiamare se qualcuno nella lista principale non si presenta per la somministrazione
Palacaudium di Cervinara
L’intervento dei Nas, almeno per quello che è dato sapere, è stato sollecitato da alcuni utenti che hanno ravvisato più di un’anomalia nella somministrazione dei vaccini. Soprattutto tra i cosiddetti supplenti. Qualcosa del genere potrebbe avvenire anche al Palacaudium di Cervinara.
Si tratta del centro vaccinale dei comuni irpini della Valle Caudina, Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana. Ebbene, qualcuno degli utenti avrebbe chiesto, o sta per farlo, l’accesso agli atti all’Asl di Avellino.
A farlo sarebbe una delle tante persone che dovrebbe essere vaccinata. Ma, a quanto pare, si è visto scavalcare da altri che a suo dire non avrebbero avuto il diritto. Così avrebbe avanzato formale richiesta all’Asl di visionare la lista completa delle persone vaccinate.
Espletare la richiesta
Una richiesta che dovrebbe essere espletata in pochi giorni, anche se l’amministrazione sanitaria ha trenta giorni di tempo.
La richiesta di accesso agli atti vale per coloro che si trovano nelle liste ufficiali, per età o perché fragili. E, per quelli che fanno parte delle liste dei supplenti. Chi ha chiesto l’accesso agli atti lamenta e denuncia una certa arbitrarietà al Palacaudium per la somministrazione dei vaccini.
Le ammissioni dell’Asl
Ad insospettire un elevato numero di persone, relativamente giovane che avrebbe scavalcato chi, per età e patologie, avrebbe avuto più diritto.
La stessa Asl di Avellino ammette una certa, chiamiamola così, leggerezza nella compilazione delle liste dei soggetti fragili e dei caregiver, ossia, di coloro che si devono prendere cura di questi ultimi. Attendiamo di conoscere gli esiti di questa probabile richiesta.
Vale la pena sottolineare, però, che fare i furbi in un momento così delicato rappresenta un’azione aberrante. Questo vale sia per il furbo e sia per chi permette di scavalcare la fila.