Valle Caudina: 148 milioni di euro per la superstrada Forche Caudine da Paolisi a Caserta sud
La superstrada potrebbe togliere dall’isolamento la Valle Caudina. Ma bisogna sapere cosa ne pensa il Governo grigio–verde. Urge una presa di posizione dei parlamentari locali.
La superstrada delle Forche Caudine voluta dal Ministero potrebbe essere al soluzione ai problemi della Valle Caudina in tema di trasporti. L’opera è stata inserita nella programmazione strategia del Ministero dei Trasporti con l’Anas alla fine del 2017.
La Valle Caudina ha da tempo un assoluto bisogno di una strada decente per raggiungere Napoli e Caserta, ma anche Avellino e quindi Salerno. O magari collegamenti ferroviari adeguati. Da qualche mese ha ripreso vigore l’idea che la soluzione possa venire realizzando un traforo del Partenio per collegare da Cervinara l’intera Valle, con l’uscita autostradale di Baiano.
Tutto sommato sarebbero solo quattro chilometri di galleria. La proposta è stata rilanciata dal neo presidente della Provincia di Avellino Mimmo Biancardi. Al nuovo inquilino di palazzo Caracciolo va il merito di aver dimostrato attenzione alle necessità di questa parte di territorio irpino e campano. Però, ad oggi quella del traforo resta solo un’idea. Manca il progetto, lo studio di fattibilità. Esiste però il bisogno concreto dei caudini, lavoratori, imprese, studenti di spostarsi in tempi ragionevoli. E’ una condizione minima senza la quale ha poco senso parlare di politiche di sviluppo, di competitività per le nostre imprese, di turismo. Come si può uscire dall’isolamento quindi? Mentre ad oggi il traforo non è che il sogno e la speranza di una parte della popolazione e di alcuni rappresentanti istituzionali, il lavoro per una superstrada che porti da Paolisi a Caserta sud è già in fase di elaborazione. L’opera è stata inserita nel Contratto di Programma 2014-2020 tra il MIT e l’ANAS, approvato con decreto interministeriale MIT-MEF del 27.12.2017, n. 588 dal Governo precedente. Ed il primo lotto prevede, come si legge nel documento del Ministero dei Trasporti, la realizzazione del Collegamento dell’area delle “Forche Caudine” con il Corridoio Tirrenico (A30). Il tratto viario dovrebbe partire da Paolisi e raggiungere la rete autostradale a Caserta Sud. Il costo stimato è di 148 milioni di euro. L’anno di appalto è previsto per il 2020. Rispetto all’effettiva realizzazione dell’opera, che sarebbe sicuramente di grande interesse per la Valle Caudina, è fondamentale la posizione che intende assumere l’attuale Governo nazionale. Se il Ministero dei Trasporti continuerà a ritenere strategica per la Campania la realizzazione del lotto, allora si potrebbe sperare che l’opera venga finanziata e quindi appaltata entro il 2020, per essere realizzata negli anni a seguire. Sarebbe utile sul tema l’intervento, tra gli altri, dei parlamentari del Sannio e dell’Irpinia, ma anche e soprattutto dei rappresentanti del governo, per spiegare cosa intendono fare: la superstrada-autostrada delle Forche Caudine, il traforo Cervinara-Avella, oppure nulla e lasciare tutto così com’è? Fino ad oggi la discussione, che pure si è sviluppata dal basso in maniera abbastanza intensa, non ha determinato nella folta pattuglia di deputati e senatori campani in quota Cinque Stelle l’esigenza di intervenire. Speriamo che il silenzio di chi governa si interrompa presto. Magari sarebbe utile, a chiarire le idee alla popolazione locale, la presa di posizione del deputato airolese e caudino Pasquale Maglione, del sottosegretario irpino Carlo Sibilia, e di quanti hanno ricevuto un importante contributo in termini di voti dal territorio caudino e che oggi hanno il dovere di dare delle risposte. Il silenzio non è più accettabile.
Francesco Sorrentino
Capogruppo PD – Consiglio Comunale S. Martino V.C.