Valle Caudina.: 19 assoluzioni ed una condanna per Clemente Fiore
Valle Caudina.: 19 assoluzioni ed una condanna per Clemente Fiore. Arrivano 19 assoluzioni per il noto pregiudicato Clemente Fiore di San Martino Valle Caudina ed una condanna
Venti violazioni
In poco meno di un anno, avrebbe violato per ben 20 volte la misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno. Lo avrebbe fatto, non solo frequentando pregiudicati ed affiliati a vario titolo al clan Pagnozzi, ma anche partecipando a cerimonie e manifestazioni sportive.
Queste le pesanti accuse mosse a Clemente Fiore . Gli inquirenti ritengono il pregiudicato indiscusso esponente di spicco del noto Clan caudino. Così divenne serrato Il controllo delle forze dell’ordine, nel corso della sua sottoposizione alla misura di prevenzione. Addirittura, i carabinieri piombarono nel bel mezzo della sua cerimonia nuziale.
Carabinieri al matrimonio
I carabinieri dovevano controllare gli invitati. Verificare se fra loro vi fossero dei pregiudicati. Ogg arriva l’esito del lungo e complesso processo svolto innanzi al Tribunale di Avellino. La dottoressa Sonia Matarazzo, , in accoglimento delle tesi del suo legale di fiducia, l’avvocato Valeria Verrusi, ha escluso la recidiva reiterata specifica ed infraquinquennale contestata al Clemente.
Una contestazione figlia del lungo ed ingombrante passato criminale. Ma la dottoressa Matarazzo ha prosciolto lo stesso da ben 19 delle 20 accuse mosse a suo carico. Rimane, ora, da impugnare innanzi alla Corte di Appello di Napoli, la condanna ad anni 1 riportata per la residuale violazione alla misura di prevenzione.
Come si ricorderà, nel 2019, a seguito della richiesta di revoca anticipata della misura di sicurezza avanzata dall’avvocato Verrusio, il Magistrato di Sorveglianza di Avellino aveva definitivamente sancito la cessazione della pericolosità sociale del Clemente.
Uomo libero
Clemente, , dopo oltre 30 anni trascorsi tra carcere e misure interdittive varie, ritornava ad essere un uomo libero. Nel 2013, il Clemente era stato tratto in arresto, assieme ad altri pregiudicati di spicco della criminalità organizzata romana, per l’omicidio del boss Giuseppe Carlino.
Omicidio “eccellente” verificatosi nel 2001 sul litorale laziale. Il Giudice di primo grado, ritenne l’omicidio di matrice chiaramente camorristica e condannò all’ergastolo, tra gli altri, i capiclan Clemente Fiore, Pagnozzi Domenico e Senese Michele.
La Corte di Assise di Appello di Roma ribaltò la pesante condanna per il solo Clemente Fiore. In questo grado di giudizio, gli avvocati Dario Vannetiello e Valeria Verrusio difesero Clemente Fiore. In in sol colpo, fu assolto dalla gravissima accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio e immediatamente rimesso in libertà. Dopo oltre 30 anni di trascorsi giudiziari, Clemente Fiore si avvia a chiudere i propri conti con la giustizia.