Valle Caudina, 33enne assolto dall’accusa di aver rapinato il padre
Valle Caudina, 33enne assolto dall’accusa di aver rapinato il padre. Le accuse erano gravi ed infamanti. Insieme ad una donna che non è stata mai identificata, si sarebbe introdotto nell’abitazione del padre mentre quest’ultimo dormiva. Lo aveva malmenato e minacciato per farsi consegnare, anche con un coltello, il denaro della pensione. Ma la rapina non andò in porto.
Padre denuncia figlio
Lo stesso genitore aveva denunciato il figlio subito dopo l’uscita dall’ospedale dove era stato ricoverato a seguito delle percosse subite durante questa rapina. Il padre alle forze dell’ordine aveva assicurato di aver riconosciuto il figlio, strappandogli il passamontagna a forma di orsacchiotto nelle fasi concitate della rapina.
Una ricostruzione che, però, non ha retto davanti ai giudici del tribunale di Benevento, riunito in seduta collegiale, che hanno assolto il figlio da ogni accusa. La vicenda ha avuto luogo ne 2017 e si è svolta in un’abitazione, che si trova in pieno centro abitato a Montesarchio.
La difesa del 33enne
L’accusato, difeso dall’avvocato Domenico Cioffi, è un 33enne di San Martino Valle Caudina. Il giovane rischiava davvero una lunga pena detentiva, in quanto, sempre secondo le ricostruzioni paterne, avrebbe usato anche un coltello per minacciarlo e farsi consegnare denaro e oggetti preziosi.
Il difensore , però, durante le udienze dibattimentali ha fatto emergere le tante incongruenze della ricostruzione paterna. Queste incongruenze, insieme all’assoluta mancanza di altre prove hanno evidentemente convinto i magistrati che hanno assolto il giovane di San Martino perché il fatto non sussiste.
Il 33enne, dal canto suo, nonostante le infamanti accuse paterne, ha sempre mostrato piena fiducia nella giustizia ed ora può tirare un sospiro di sollievo.