Valle Caudina: 4 frane e fiumi in piena, il punto su Cervinara
Cervinara. Sono quattro gli eventi franosi che hanno interessato il territorio del comune di Cervinara. Gli smottamenti si sono registrati in località Coppola, Fontanelle, a ridosso del Vallone San Gennaro e del torrente Castello.
C’è un monitoraggio costante per capire l’evolversi della situazione. Stessa cosa vale per il controllo di fiumi e torrenti. Ricordiamo che, nella tarda mattinata di ieri, il fiume Isclero è tracimato, inondando le campagne circostanti che hanno portato all’evacuazione dei sei nuclei familiari.
La situazione resta seria
Il sindaco Filuccio Tangredi ha ribadito che la situazione resta seria, ma la criticità, lentamente, sta tornando alla normalità. Le condizioni meteo stanno migliorando, cade sempre meno pioggia e questa è già una buona notizia. Probabilmente, già nella giornata di domani, le famiglie sfollate potranno rientrare nelle loro abitazione. Sul tappeto restano due grandi questioni. Innanzitutto, è necessario intervenire negli alvei di fiumi e torrenti per ripulirli da tutto ciò che è sceso dai monti.
L’effetto tappo che si è verificato a San Martino potrebbe ripresentarsi. Uno spettro che deve essere fugato con interventi immediati da parte del Genio Civile. A questo punto, è necessario che la regione ed il governo si facciano sentire. La seconda questione riguarda la messa in sicurezza della montagna. Poche settimane fa, il primo cittadino di Cervinara ha intrapreso un’azione giudiziaria contro la regione per ottenere i fondi dell’ex Arcadis. Sono in tutto 4 milioni e mezzo di euro e dopo la forte presa di posizione di Tangredi, è stato liberato poco meno di un milione di euro. Cosa attende palazzo Santa Lucia a concedere per intero il finanziamento e far partire i lavori? Attende che si contino di nuovo i morti ? La malanotte sembra che stia per passare. Ma non si può consentire a tante comunità di vivere con una spada di Damocle sulla testa, è arrivata l’ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità.