Valle Caudina: affetta da covid, denuncia tutti i disservizi
Valle Caudina: affetta da covid, denuncia tutti i disservizi. Lo sfogo della Coordinatrice di Sant’Agata Viva, Iannotta, in merito allo stato confusionale in cui verte il paese e la provincia di Benevento tutta a causa del dilagarsi di Omicron.
L’incertezza di chi è affetto da covid
“Mi ritrovo oggi a portare all’ attenzione degli organi competenti lo stato di confusione e totale incertezza nel quale vertono i malcapitati affetti da covid 19 in questa specifica ondata da variante Omicron.
In primo luogo il nostro territorio,la nostra amministrazione troppo impegnata a cambiare e scambiare le poltrone in Consiglio comunale, non si cura minimamente dei cittadini costretti a casa in attesa di una minima considerazione dall’ asl di riferimento, senza un effettivo screening, senza monitorare i giorni di quarantena che necessitano per legge a chi ha una,due o tre dosi.
Rivolgersi all’amico
I cittadini sono costretti a riferirsi all’amico di turno per controllare che il proprio nome esista in piattaforma regionale e magari da asintomatico positivo è chiuso in casa da oltre una settimana e non può permettersi un tampone di guarigione privatamente, per quanto gli ottimi professionisti presenti nel nostro territorio non fanno mancare vicinanza e tatto e un alto livello di professionalitá davvero ammirevole.
In un momento di totale avvilimento, ma anche di paura e poca fiducia nei confronti del futuro prossimo, a chi bisogna rivolgersi? A questo va aggiunto lo sbaraglio totale nel quale verte la Regione Campania, in termini di decreti, si apre, si chiude, i ragazzi non devono andare a scuola, poi il Tar, giustamente, ribalta la decisione.
I genitori,sono arrabbiati e mediamente stanchi.
Chi ha sempre osservato le prescrizioni negli ultimi due anni si ritrova in quarantena,abbandonato totalmente dal sistema sanitario nazionale che ad oggi sembra un servizio per pochi e non per tutti,come invece dovrebbe essere.
L’ ASL di Benevento È assolutamente inadeguata in questo periodo emergenziale.Allora la mia proposta è la seguente: la politica puó e deve creare un ponte pratico di informazione reale e attendibile. Facciamo in modo che questo accada.Dare al cittadino un punto di riferimento, che ad oggi non esiste.Questa amministrazione oggi non ci fa sentire al sicuro.
Un pó come quando ci ha fatto credere che “ la casa della salute” era un ottimo traguardo per il nostro S.Alfonso.Oggi non abbiamo niente.Un nosocomio a cui rivolgerci,in emergenza,non lo abbiamo.Ma non abbiamo nemmeno una casa della salute.Non abbiamo niente, e credetemi c’è poco di cui essere fieri.”
La Iannotta chiusa in casa come tanti a causa della positivitá al Covid, in prima persona sta vivendo i disservizi legati alla disorganizzazione e all’inadeguatezza del sistema sanitario regionale prima, e al totale disinteresse ammnistrativo poi, che ancora continua a considerare di poco peso lo status di follia generalizzata che ormai alberga in paese.