Valle Caudina: Alfredo Abate, una marcia in più 

Redazione
Valle Caudina: Alfredo Abate, una marcia in più 

Valle Caudina. Ha spalle forti, cuore sereno e mente libera. Spesso lo vediamo sfrecciare lungo le nostre strade su quello che pensiamo sia un infernale trabiccolo. Come sempre, su determinati argomenti, la nostra ignoranza è davvero tanta. Si tratta, infatti, di una handbike, e non significa bicicletta per handicappati ma bici a mano.
E’ la prima cosa che tiene a sottolineare Alfredo Abate che oggi ho intervistato per la pagina sportiva del Tgsei. La seconda è ancora più spiazzante, in quanto Alfredo si sente un atleta a tutti gli effetti e non un disabile che pratica sport. Lo dice chiaramente, perché, nell’ultimo fine settimana di agosto tenterà di qualificarsi per le Paraolimpiadi che il prossimo anno si disputeranno in Brasile, ma lui ha ancora una media di 35 chilometri orari mentre c’è chi supera i 40.
“Sarà dura, afferma, ma ci voglio provare. Se dovesse andare male, proverò per quelle del 2020 che si faranno a Torino. Intanto mi alleno, prima dell’incidente mi piaceva la bici ed ora, che le gambe non funzionano più, ho scoperto questa passione. Del resto, non cammino più, ma mica finisce la vita, ti pare?” Quando senti un ragazzo, costretto in carrozzina parlare così, davvero sei invaso dall’ottimismo. E lui stesso ti spiega che ci sono situazioni molto più gravi della sua. Non solo, ci sono altre persone che vorrebbero praticare sport, ma non hanno la possibilità economica per farlo.
Ecco perché Alfredo e la sorella hanno deciso di comprare qualche handbike e metterla a disposizione di chi non può. Poi ti racconta delle gare e di come gli atleti ci diano dentro. Come nelle volate del ciclismo, non mancano colpi bassi, spinte, manate. “Del resto, ci dice, abbiamo tutti braccia forti e ci facciamo valere”. Alfredo lavora al Centro Medico Erre di Sant’Agata dei Goti e poi si allena con un preparatore, ma è convinto che ci voglia ancora un po’ di tempo per raggiungere determinati standard. La sua è una passione che vive con allegria ma anche con impegno.
Alfredo Abate si da da fare. Macina chilometri e non si piange addosso. Lavora e vive perché siamo noi a non sapere convivere con queste persone che non sono diverse ma sono semplicemente speciali.
Non hanno qualcosa in meno ma una marcia in più.

Peppino Vaccariello