Valle Caudina, Arresti per droga: a Montesarchio una vera e propria holding criminale
Montesarchio. Una holding di import/export e come tutte le imprese che si rispettino aveva i propri agenti ed intermediari nei paesi dai quali importava il prodotto. Sempre di più le organizzazioni criminali, per i loro traffici, assumono le vesti imprenditoriali. L’ennesimo esempio arriva dall’organizzazione sbaragliata, alle prime luci dell’alba di questa mattina, dai carabinieri della compagnia di Montesarchio, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il prodotto trattato, in questo caso, era il ” marocchino”, un tipo di hashish molto apprezzato in Italia. All’ingrosso lo si può trovare anche per duemila euro al chilo, al dettaglio, il prezzo sale a ben 5000.
Il ” fumo”, però, nel paese di produzione, il Marocco, lo si può comprare a soli 150 euro al chilogrammo. Insomma, avendo i canali giusti e potendo contare su mezzi di trasporto adeguati, si potevano realizzare guadagni davvero ingenti. E così, dopo aver trascorso un periodo in Spagna, il 50enne Giovanni Colombo, tornato nella sua Montesarchio, aveva pensato bene di mettere su questa holding tra Marocco/Spagna ed Italia. Poteva, infatti, contare sul mediatore adatto, sul 56enne Antonio Minauro di Solopaca. L’uomo era di stanza a Ceuta, enclave spagnolo in territorio marocchino. Una piccola cittadina, diventata snodo di mille attività illecite. Era lui a comprare l’hashish. Poteva godere di grande fiducia da parte della malavita marocchina, tanto che, spesso, la droga la poteva comprare anche a credito. Una volta acquistata la si doveva trasportare in Italia e, a questo punto, si palesa un’altra figura chiave nell’inchiesta, l’imprenditore Pierluigi Goglia Calabrese, attivo nel settore della carne congelata. La droga veniva insaccata all’interno degli animali e così arrivava sino in Italia. Goglia Calabrese, sempre secondo le accuse della Dda (Direzione Distrettuale Antimafia), metteva a disposizione anche i suoi conti correnti per acquistare e vendere l’hashish. Ma, non era sempre tramite i trasporti di carne congelata che la sostanza stupefacente giungeva nel nostro paese. A volte, arrivava con anziani turisti spagnoli che in pullman, tramite viaggi organizzati, si recavano da Madrid a Roma.
Snodo centrale del traffico era Montesarchio, tanto si sa che in Valle Caudina non succede mai nulla.