Valle Caudina: arrivano i familiari di Iossuof e l’azienda si offre di pagare il funerale del 18enne

Redazione
Valle Caudina: arrivano i familiari di Iossuof e l’azienda si offre di pagare il funerale del 18enne
Valle Caudina: arrivano i fratelli di Iossuof e l'azienda si offre di pagare il funerale del 18enne

Valle Caudina: arrivano i familiari di Iossuof e l’azienda si offre di pagare il funerale del 18enne. Da poche ore quel ragazzo non è più solo. Non lo hanno potuto riabbracciare da vivo, però, ora ci sono due suoi stretti familiari che lo potranno piangere da vicino, appena la sua salma sarà liberata dall’autorità giudiziaria.

L’arrivo del fratello e della sorella di Iossuof

Dal Burkina Faso sono arrivati il fratello e la sorella di Iossouf, il ragazzo di appena 18 anni che sabato mattina è stato investito ed ucciso lungo la strada statale Appia in località Campizze.

Dovranno essere loro a decidere su dove dovrà essere tumulato il loro caro. Dovranno attendere che venga svolta l’autopsia e poi decideranno se riportare in Africa Iossouf o farlo riposare in terra caudina, in questa nostra Italia, meta dei suoi sogni e dove, purtroppo, ha incontrato la morte.

Le spese del funerale a carico dell’azienda

Se dovessero decidere di farlo restare qui, la Finfer, l’azienda presso cui lavorava il 18enne si accollerà tutte le spese del funerale. La conferma di questa notizia ci è stata fornita direttamente  da uno dei titolari della Finfer, Sergio Finelli.

Lo stesso Finelli ci ha informato che il 18enne era stato assunto lo scorso primo di settembre ed era un gran lavoratore. Non solo, l’imprenditore, ci ha voluto specificare  che Iossouf era stato adottato da tutti gli operai dello stabilimento ed era diventato il loro beniamino.

Tutti gli volevano bene, del resto anche gli ospiti del centro consideravano Iossouf un piccolo grande uomo. Piccolo di età, ma con un cuore grandissimo che riusciva a tenere alto il morale di tutti gli altri ragazzi, più grandicelli di lui, del centro.

Provate un po’ da immaginare, al di là della retorica e della propaganda, come possano sentirsi queste persone, lontano da casa e dai propri cari, soli in un terra che non capiscono e che diffida di loro.

Un rito di ricordo

Proprio nel centro dove ha vissuto per alcuni mesi, domenica prossima Iossouf sarà ricordato con un rito misto, musulmano e cristiano.

Infine, ma non per ultimo, vale la pena di sottolineare l’ondata di commozione sincera che si è levata dalla Valle Caudina per la morte di questo ragazzo. Per tanti, anche se non lo conoscevano, è stato come vedere morire un fratello, un figlio o un congiunto.

Questo sacrificio ha capovolto la prospettiva nell’assistere all’arrivo di queste persone. Non più invasori, ma ragazzi come i nostri. Peccato solo che ci è voluto il sangue di Iossuof per faci cambiare il nostro punto di vista.

P.V.