Valle Caudina: bambini e ragazzi alle prese con tosse, mal di gola e raffreddore

Redazione
Valle Caudina: bambini e ragazzi alle prese con tosse, mal di gola e raffreddore

Valle Caudina. Abbiamo un totale di mezzo milione di under 18, dei quali 200 mila con meno di 6 anni, con infezione delle vie aeree superiori. Una situazione analoga a quella rilevata negli ultimi anni il 25-26 settembre. La spiegazione di questo fenomeno è semplice: quest’anno abbiamo avuto un clima particolarmente mite in autunno, anzi uno scampolo di estate, pertanto c’è stata meno possibilità di contagio negli ambienti chiusi». Mezzo milione di bambini e adolescenti italiani sono quindi alle prese con tosse, mal di gola e raffreddore secondo quanto risulta a Italo Farnetani, docente della Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta.

«In base ai dati che ho elaborato, attualmente abbiamo una situazione di morbilità simile a quella che negli ultimi 5 anni abbiamo rilevato alla fine del mese di settembre, cioè 10 giorni dopo l’apertura delle scuole. Insomma, quest’anno la prima epidemia di raffreddore dopo la ripresa delle lezioni è arrivata in ritardo, complice il clima mite del mese di ottobre». Ha detto Farnetani, che sottolinea all’AdnKronos Salute come «si tratti di malanni fastidiosi, ma comunque ben diversi dall’influenza stagionale».

Gli agenti infettivi che circolano di più, continua il pediatra, «sono quelli tipici del mese di ottobre, in cui il virus parainfluenzale è più diffuso rispetto a tutti gli altri periodi dell’anno.

Ricordo – aggiunge Farnetani – che il virus parainfluenzale è quello che ho definito il virus della tosse, particolarmente fastidiosa per i più piccini. Altri microrganismi presenti in questo periodo sono poi gli enterovirus, più diffusi nel corso dell’anno nei mesi di agosto, settembre e ottobre».

Quelli che provocano diarreavomito mal di pancia. Ma cosa accadrà nelle prossime settimane? «È facilmente prevedibile che l’incremento delle infezioni respiratorie avverrà tra la fine di ottobre e i primi di novembre – dice l’esperto – complice sia un prevedibile abbassamento delle temperature, sia la minor possibilità di stare all’aria aperta con l’introduzione dell’ora solare che – sottolinea il pediatra – accorcia le giornate. Ricordiamo inoltre – conclude Farnetani – che il cambiamento di orario, cioè il passaggio dall’ora legale all’ora solare, crea uno stress per l’organismo, cosa che a sua volta facilita le infezioni».Venerdì 18 Ottobre 2019, 12:39 – Ultimo aggiornamento: 18-10-2019 13:33
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