Valle Caudina: basta morti lungo l’Appia

Redazione
Valle Caudina: basta morti lungo l’Appia

Valle Caudina. I cittadini di Tufara Valle chiedono sicurezza, sono avviliti, non possono più assistere, impotenti, alla lunga scia di sangue che corre lungo la strada statale Appia, sono stanchi di contare i morti che quell’arteria maledetta fa registrare, non hanno più lacrime per piangere i fratelli che restano vittime della “Nazionale”. Un grido di dolore che i sindaci dei cinque comuni in cui è divisa Tufare Valle hanno raccolto. Loro non hanno i mezzi per poter fare qualcosa ed, allora, hanno deciso di rivolgersi al prefetto di Benevento Francesco Antonio Cappetta. Pasquale Pisano, sindaco di San Martino Valle Caudina, a nome anche dei primi cittadini di Roccabascerana, Montesarchio, Apollosa e Ceppaloni, rispettivamente, Del Grosso, Damiano, Corda e De Blasio ha chiesto che la sicurezza della strada statale Appia sia all’ordine del giorno del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. La richiesta è stata avanzata dal sindaco Pisano in quanto l’ultima vittima, il 48enne Maurizio D’Avola, è caduta proprio nel territorio di San Martino Valle Caudina. Il commerciante di Montesarchio è stato investito giovedì 16 gennaio. L’uomo è morto sul colpo, nulla si è potuto fare per salvargli la vita. Si tratta, purtroppo, solo dell’ultima vittima in ordine di tempo. Una vera e propria strage a cui si chiede di mettere la parola fine. I cittadini di Tufara Valle, nell’accompagnare il feretro di Maurizio D’Avola in chiesa, hanno dato vita ad una protesta silenziosa e rispettosa. Ma se non verranno presi seri provvedimenti per rendere sicura l’arteria, non sono escluse proteste eclatanti. Pisano ha provveduto ad informare anche l’Anas ed il prefetto di Avellino.