Valle Caudina: bimbo disabile e tracheostomizzato lasciato senza cannule dalla sede Asl di Cervinara
Una storia che procura tanta rabbia

Valle Caudina: bimbo disabile e tracheostomizzato lasciato senza cannule dalla sede Asl di Cervinara. Fanno rabbia certe storie. Fanno tremare le vene ai polsi per la sciatteria con cui si affrontano i problemi di persone che possono rischiare anche la vita per un disservizio da parte di quello che dovrebbe essere un servizio pubblico. Questa storia fa ancora più rabbia perchè rischia la vita un bimbo di appena otto anni.
E’ una storia tutta cervinarese e riguarda la sede dell’azienda sanitaria locale che continua a procurare solo problemi agli utenti. La vittima è un bimbo disabile che ha otto anni e che è stato tracheostomizzato quando aveva appena otto mesi.
Sino allo scorso anno, i genitori portavano il bimbo all’ospedale Santobono di Napoli ogni mese per cambiare la cannula. Dalla fine del 2024, invece, un medico dell’ospedale partenopeo viene a Cervinara, a casa del disabile, per cambiarla a domicilio.
I genitori denunciano che le cannule devono essere fornite dall’azienda sanitaria locale. Lo scorso mese di ottobre, i genitori del piccolo si recano in via dei monti per fare richiesta di rifornimento.
Lo fanno seguendo la richiesta della dottoressa che ha in cura il piccolo. Il medico scrive fabbisogno trimestrale per il materiale di consumo. Naturalmente, si intende che il paziente ha bisogno di questo materiale ogni tre mesi.
Non può certo essere la durata del servizio. Anche i non addetti ai lavori si sarebbero resi conto che un paziente tracheostomizzato deve avere a che fare con le cannule per tutta la vita. Ma forse, sempre secondo i genitori all’asl di Cervinara credono ai miracoli e, quindi, l’ordinazione viene fatta per soli tre mesi.
Il materiale è terminato ed allora i familiari chiedono all’asl di correggere quello che era stato un loro mero errore. La richiesta viene fatta mercoledì scorso. Per cercare di abbreviare i tempi, i genitori chiamano la ditta che fornisce le cannule ma loro ribadiscono che non è arrivata alcuna richiesta dall’asl di Cervinara.
Provate ad immaginare come sta vivendo questa famiglia con il pericolo che il bimbo possa togliersi la cannula e non ne hanno neanche una di riserva. L’altro ieri, lunedì 24 marzo, i genitori sono tornati in via dei monti ed hanno portato anche il bambino. Ma neanche questa volta hanno ottenuto nulla.
Così hanno chiamato i carabinieri ed hanno denunciato tutto. Intanto, però, il bambino continua ad essere senza cannule.
A questo punto chiediamo un intervento immediato, ripetiamo, immediato da parte del direttore generale dell’asl di Avellino per la fornitura ed anche per far rispettare i diritti più elementari dei cittadini sopratutto se si tratta di disabili.