Valle Caudina, cala la cassa integrazione ma la crisi morde ancora
Diminuiscono le ore di cassa integrazione nel Sannio ma aumenta la crisi. E’ quanto emerge dal rapporto Uil sull’ammortizzatore sociale. I dati relativi al Sannio dicono che nel 1° bimestre 2015 sono state autorizzate 88.043 ore di cassa integrazione ordinaria (nel 1° bimestre 2014 erano 168.425), 207.704 ore di cassa integrazione straordinaria (nel 2014 erano 304.002) e 230.425 di cassa integrazione in deroga (nel 2014 erano 148.698). In termini percentuali siamo al 47,7 di diminuzione per la cassa integrazione ordinaria, al 31,7% di diminuzione per la cassa integrazione straordinaria e a un +55,00 per la cassa in deroga. Il totale delle ore autorizzate nei primi due mesi del 2015 è pari 526.172 contro le 621.125 del 1° bimestre 2014, con un saldo passivo di -15,3%. La perdita è diffusa nei settori dell’industria, dell’edilizia e dell’artigianato, mentre è in controtendenza il settore commerciale, che al 28 febbraio 2014 registra un incremento del 224,18%.
“Il Sannio è in continua e costante recessione – dice Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – e il saldo negativo del 15,3% di ore di cassa integrazione autorizzate nei primi due mesi del 2015 ne è la dimostrazione più palese. Benevento e il Sannio hanno bisogno di un’idea precisa di sviluppo, di capitali freschi e di nuova occupazione, specialmente per i giovani. Il ricorso agli ammortizzatori sociali non ci risolve il problema perché è dimostrato che a lungo andare le imprese chiudono e i lavoratori si trasferiscono altrove o non cercano nemmeno più un’altra sistemazione”.