Valle Caudina, centri immigrati: nell’operazione di stamattina coinvolte due persone di Montesarchio e una di Sant’Agata de’ Goti
Nell’operazione di questa mattina coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, che ha portato all’arresto di cinque persone, tra cui Paolo Di Donato del consorzio Maleventum, sono coinvolte anche due persone di Montesarchio e una di Sant’agata de’ Goti.
Il gip Gelsomina Palmieri non ha disposto il loro arresto perché “ha ritenuto le loro posizioni marginali e non ha ravvisato il pericolo della reiterazione del reato in relazione a condotte che “appaiono segmenti piuttosto limitati rispetto all’ampiezza del fenomeno esaminato”, Si tratta di Elio Ouechtati, 27 anni, di Montesarchio, indicato come amministratore solo formale di Maleventum; Carmelo Rame, 63 anni, di Montesarchio, difeso dall’avvocato Valeria Verrusio e Giovanni Pollastro, 31 anni, di Sant’Agata dei Goti,.
Nel mirino dell’attività investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali, “il lucrosissimo business” collegato al servizio di accoglienza degli immigrati nella provincia di Benevento. Attenzione puntata sul consorzio Maleventum, sulle dodici strutture che ad esso fanno direttamente capo e su una tredicesima riconducibile ad una cooperativa consorziata, sul ruolo di Di Donato, “dominus incontrastato della Maleventum” che in una conversazione, sottolineano gli inquirenti, “ammette di guadagnare 40-50mila euro al mese”.
Obiettivo centrato anche sulle somme erogate dalla Prefettura a Maleventum: 5.037 euro nel 2013, 1 milione e 294mila euro nel 2014, poco meno di 5 milioni nel 2015 e 6 milioni e 200mila euro nel 2016. Nell’ordinanza si fa anche riferimento alla circostanza che nel 2015, quando era partita l’inchiesta,nel Sannio erano presenti 1165 stranieri – attualmente il numero è doppio-, 777 dei quali accolti dal Consorzio.