Valle Caudina, Cimiterìol: buona la prima al Pan di Napoli
Sala gremitissima, al Palazzo delle Arti di Napoli, per la prima assoluta di Cimiterìol, corto sociale realizzato con i ragazzi ospiti dell’Istituto Penale Minorile di Airola, prodotto dall’Istituto Penale Minorile di Airola grazie al finanziamento del Ministero di Grazia e Giustizia e girato nel cimitero di Forchia.
Nella sceneggiatura di Cimiterìol, scritta e voluta dalla regista Vincenza Di Caprio, persistono i temi ossessivi della violenza verbale e della morte, intenzionalmente risolti in forme eccessive, grottesche e a volte insostenibili, sgraziatamente ridicolizzati, entro un umorismo sarcastico e tagliente. L’attenzione alla dimensiona umana, in questo caso al traffico di organi, è assoggettata all’assenza di coscienza, dell’etica, dei sentimenti dell’essere vivente. I personaggi sono in bilico in mezzo all’umano e all’etereo. La Luna fa da collante fra la dimensione terrena e quella del mondo dei morti. Madre benigna verso le sue anime, guardiana devota a Dio: la sua frase in aramaico evidenzia questo legame. Di giorno si aggira tra le tombe, restituendo il silenzio calpestato poi, nell’ora buia, da chi dovrebbe invece preservare la quiete dell’inesistenza, ridiventa satellite e dall’alto, come un occhio immortale, esamina ciò che avviene.
Cast tecnico: Regia e sceneggiatura Vincenza Di Caprio; Aiuto regia Loris Arduino; Direttore della fotografia Gianni Luciano; Montaggio Maurizio D’Apruzzo; Musiche originali Carmine Giordano; Scenografia Pio Mandato – Angela Del Vecchio; Costumi Atelier Formichella Trucco parrucco Maria Sorvino. Personaggi e interpreti: La Luna (Vincenza Di Caprio) – Pasqualone il custode del cimitero (Luigi Miceli) – Il vecchio soldato (Giovanni Cascarino) – La giovane (Emanuela Pelliccia) – L’arpia (Federica Falco) – Lo zio l’impiccato (Florin Curt) L’artista tradito (Vincenzo Di Martino) – Franfrillicchio (Gaetano Nunziato) – Biagio Tecnostar (Giosuè Maione).