Valle Caudina: Clemente Fiore torna completamente libero
Valle Caudina. Revocata la misura di sicurezza al noto pregiudicato Clemente Fiore che torna completamente libero.
Dopo anni di battaglie giudiziarie, Clemente Fiore, noto esponente di spicco del Clan Pagnozzi, non ha più debiti con lo Stato italiano. Infatti, all’esito di una complessa procedura per la quale la Procura avellinese aveva pure chiesto il rinnovo della misura in atto, il Magistrato di Sorveglianza di Avellino, accogliendo le istanze del suo legale di fiducia, l’avvocato Valeria Verrusio del Foro di Avellino, ha disposto la revoca immediata della misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di soggiorno nel comune di residenza applicata al Clemente nel lontano 2011.
Dopo 30 anni tra carcere e misure interdittive
In particolare, il provvedimento in oggetto ha definitivamente sancito la cessazione della pericolosità sociale del Clemente, che oggi, dopo oltre 30 anni trascorsi tra carcere e misure interdittive varie, torna finalmente ad essere un uomo libero. Come si ricorderà, nel 2013, il Clemente venne tratto in arresto, assieme ad altri pregiudicati di spicco della criminalità organizzata romana, per l’omicidio del boss Giuseppe Carlino, omicidio “eccellente” verificatosi nel 2001 sul litorale laziale. Il Giudice di primo grado, ritenne l’omicidio di matrice chiaramente mafiosa e, dunque, condannò all’ergastolo, tra gli altri, i capiclan Clemente Fiore, Pagnozzi Domenico e Senese Michele.
La pesante condanna fu però ribaltata dalla Corte di Appello di Roma per il solo Clemente Fiore che, in sol colpo, fu scagionato dalla gravissima accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio e immediatamente scarcerato. Dunque, dopo una lunga carriera criminale (durata oltre 30 anni), il noto esponente del clan Pagnozzi ha quasi chiuso definitivamente i suoi conti con la giustizia.