Bimbo di un anno trasferito dal San Pio di Benevento al Santobono, è in prognosi riservata

Redazione
Bimbo di un anno trasferito dal San Pio di Benevento al Santobono, è in prognosi riservata
Paura per un bimbo di 7 anni che ingerisce detersivo

Bimbo di un anno trasferito dal San Pio di Benevento al Santobono, è in prognosi riservata. E’ ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Santobono di Napoli un bambino di appena un anno di Benevento Lo scrive Anteprima 24 Benevento.

Trauma alla testa

Il piccolo presenta un trauma alla testa e necessita delle cure specialistiche dell’apprezzato nosocomio pediatrico partenopeo. Si tratta del terzo trasferimento subito dal bambino in strutture ospedaliere. Inizialmente, infatti, era stato ricoverato presso il Fatebenefratelli lo scorso 16 gennaio.

Successivamente era stato trasferito all’ospedale San Pio, i cui sanitari, dopo alcuni giorni di degenza e valutata la gravità delle condizioni, ne hanno disposto il trasferimento al Santobono nella nottata tra lunedì e martedì scorso. Un trasferimenti in elicottero avvenuto intorno alle due di notte. Sulle cause che hanno causato il trauma cranico stanno indagando i Carabinieri del Comando Provinciale, che stanno proseguendo il lavoro di indagine.

Valle Caudina: confermati i domiciliari per i pastori di Airola

Questa mattina si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto a carico di Luigi e Antonio Falzarano, rispettivamente di anni 43 Luigi e di anni 31 Antonio, di Airola, difesi dagli Avvocati Vittorio Fucci jr e Anna Corraro.

Confermati i domiciliari

Come si ricorderà, i due Falzarano erano stati tratti in arresto, la scorsa sera, dai Carabinieri di Arpaia perché colti nella presunta flagranza di un furto e un tentativo di furto aggravato di  cavi di rame, sterilizzatori, monitor di personal computer e del sistema di videosorveglianza, ganci di acciaio, transpallet elettrico e di pistole per la macellazione all’interno dell’ex mattatoio di Bonea.Il Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento, dott.ssa Monaco, ha confermato il beneficio della misura degli arresti domiciliari ai due, mentre la direttissima è stata rinviata al 9 marzo.

Valle Caudina: due ladri in arresto, caccia al terzo uomo

Nel tardo pomeriggio di ieri, militari della Stazione Carabinieri di Arpaia,  a conclusione di intensa attività investigativa, hanno tratto in arresto due persone per “furto aggravato in concorso”.

Segnalazione telefonica

Nel dettaglio, a seguito di segnalazione telefonica pervenuta alla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Montesarchio da parte di un cittadino, il quale riferiva di sentir provenire dei strani rumori dall’interno di un impianto di macellazione privato di Bonea, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Arpaia sorprendeva nella flagranza di reato tre individui nell’atto di asportare materiale di vario tipo.

I malviventi si stavano impossessando di i: cavi di rame, sterilizzatori, monitor di personal computer e del sistema di videosorveglianza, ganci d’acciaio, transpallet elettrico e delle pistole per la macellazione.

I tre, introdottesi nella struttura previa effrazione del portone d’ingresso, alla vista dei militari tentavano di darsi alla fuga, riuscendovi nell’intento in modo  rocambolesco solo uno. Sono in corso ulteriori indagini al fine di ricostruire le fasi dell’episodio delittuoso e le condotte degli autori, due di questi peraltro sono dei pastori.

Il furto se consumato avrebbe cagionato al proprietario del macello un danno quantificabile nell’ordine di 20.000 euro. Sono in corso attive ricerche al fine d’identificare il terzo uomo.

Alla luce delle evidenze raccolte i due soggetti venivano tratti in arresto per “furto aggravato” e dopo le formalità di rito tradotti, come disposto dal  Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Benevento presso le proprie abitazioni in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

La convalida dell’autorità giudiziaria

La misura precautelare verrà sottoposta alla convalida dell’AA.GG., avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Preziosa, nell’occasione, è stata la collaborazione fornita dal cittadino che ha avvisato tempestivamente i Carabinieri e fornito indicazioni utili al fine di evitare il compimento del furto.