Valle Caudina: corre in aiuto del ragazzino affetto dalla distrofia di Duchenne e Becker
Valle Caudina: corre in aiuto del ragazzino affetto dalla distrofia di Duchenne e Becker. Dallo scorso due di febbraio ad un ragazzino, residente in Valle Caudina, che sin dalla nascita lotto contro una terribile malattia, rara ed incurabile, la distrofia di Duchenne e Becker ( DMD/BMD) è stata sospesa la fisioterapia domiciliare.
Malattia incurabile
Questo perché, nonostante si tratti di una malattia incurabile, ripetiamo, i familiari devono rifare tutta la documentazione per ottenere le cure del caso. Peccato, però che per questo ragazzino la fisioterapia sia essenziale.
Ogni giorno senza, per lui vuol dire che tutti i muscoli si atrofizzano. La famiglia sta ancora, oggi che è il penultimo giorno del mese di febbraio, sta ancora attendendo di poter riavere un diritto sacrosanto.
L’ottusità e la mancanza di umanità delle pubbliche amministrazione fanno davvero paura. Grazie a Dio, però, vive ancora nella nostra società la solidarietà.
Una persona perbene e speciale, che è un fisioterapista, ha letto il nostro articolo e ci ha contattato in redazione per mettere a disposizione, gratuitamente, le sue prestazioni. Noi lo abbiamo messo in contatto con la famiglia ed il ragazzino, da sabato scorso, ha di nuovo la fisioterapia.
Persona speciale
Questa persona è così speciale che non ha voluto neanche che si facesse il suo nome. Presta i suoi servigi solo per aiutare un ragazzino che ne ha bisogno e per dare un poco di serenità ai suoi familiari. Noi siamo rimasti tanto colpiti da questo da pensare che meriti almeno che vengano pubblicate le iniziali. Si tratta di E.M. di Montesarchio.
Il gesto di grande generosità del fisioterapista resta, ma sino a quando il comparto sanitario continuerà ad essere così crudele con i deboli? Nel 2023 si può chiedere una macchina amministrativa che sia più vicina alle reali esigenze dei cittadini? Si può sperare che ci possa essere un trattamento più umano almeno per le persone che hanno malattie rare ed incurabili? Vorremmo che qualcuno rispondesse a queste domande, ma già sappiamo che nessuno lo farà.