Valle Caudina: dilaga il contrabbando
Airola. E’ un altro effetto della crisi. Sembrava un fenomeno sparito, che si poteva vedere solo nei film ambientati a Napoli, dagli anni quaranta ai settanta del secolo scorso, invece, sta tornando prepotentemente alla ribalta. Stiamo parlando del contrabbando di sigarette. Si tratta di un qualcosa che non riguarda solo i grandi centri ma si spostando anche in quelli piccoli, come dimostra l’operazione, portata a termine con successo, dai carabinieri della compagnia di Montesarchjo ad Airoila. Gli uomini del capitano De Nisco hanno tratto in arresto Antonio Ruggiero, un agricoltore 41enne pregiudicato di Airola. L’arresto è scaturito da una paziente attività investigativa. In buona sostanza, gli investigatori dei carabinieri hanno scoperto che il 41enne trattava “l e bionde”. Aveva messo su un lucroso commercio, visto che i fumatori non si rassegnano a smettere , ma allo stesso tempo, in tanti non si possono più permettere i prezzi sempre più esorbitanti del monopolio. E così, questa mattina, intorno alle sette sono piombati in casa del pregiudicato. Ed il blitz ha avuto il risultato sperato. In un mobile della cucina, Antonio Ruggiero, nascondeva ben 2510 pacchetti di sigarette, suddivisi in 261 stecche, per iun peso complessivo di 50,200 kg. La merce è stata sequestrata ed ora verrà distrutta, il 41enne, invece, è stato tratto in arresto ed associato presso la propria abitazione, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il contrabbando, oltre ad essere un fenomeno che colpisce i tabaccai e o stesso monopolio, può risultare molto dannoso per gli stessi fumatori. In Italia, infatti, arrivano sigarette confezionate in paesi dove non esiste alcun controllo e nel tabacco può essere messo qualsiasi additivo che è dannoso per la salute e fa aumentare la dipendenza.