Valle Caudina: disfida tra Rotondi e San Martino per la sede scolastica
La comunità di Rotondi si sente come scippata della sede scolastica dirigenziale, tanto è vero che l’amministrazione comunale è intenzionata a ricorrere contro la decisione, presa a sorpresa, dell’ufficio scolastico regionale di assegnare a San Martino Valle Caudina, la sede legale del nuovo istituto comprensivo.
Una scuola, nata prima dell’accorpamento di quella di Roccabascerana con Rotondi, in quanto quest’ultimo istituto aveva un numero maggiore di alunni. A sua volta, il prossimo anno scolastico, anche quello di San Martino avrebbe dovuto essere accorpato a Rotondi, per lo stesso motivo. Era questa la decisione, presa anche dal consiglio provinciale di Avellino, in tema di dimensionamento scolastico, che avrebbe dovuto essere solo ratificato dall’ufficio scolastico regionale.
A Napoli, evidentemente, hanno tenuto conto di altri fattori, soprattutto della posizione geografica di San Martino, baricentrica rispetto a Rotondi e Roccabascerana. La contesa, però, nasconde problemi molto, ma molto più grandi, di cui nessuno sembra tenere nel debito conto.
Sino a pochissimi anni nei quattro comuni irpini della Valle Caudina, esistevano ben dieci direzioni, tra elementari, medie e superiori. Poi, via via, con le riforme succedutesi negli anni, anche per risparmiare sul personale amministrativo, si sono ridotte e per il prossimo anno scolastico ce ne saranno soltanto due.
Una a Cervinara, dove è stato creato un istituto omnicomprensivo, un vero e proprio mostro che sarà diretto da Serafina Ippolito e che va dalla scuola dell’infanzia sino alle superiori.
L’altra, a questo punto sarà allocata a San Martino Valle Caudina e dovrà, comunque, curare le scuole di ben tre paesi. Oltre al risparmio sul personale scolastico, salta agli occhi che c’è ancora un altro motivo. I nostri paesi si stanno spopolando. Nascono sempre meno bambini ed i giovani, magari subito dopo la maturità vanno via. Vanno a studiare e a lavorare altrove. Continuando di questo passo, le cose sono destinate anche a peggiorare.
La disfida tra i campanili non porta a niente, non ci sono vincitori o vinti, ma tutti sconfitti. In momenti come questi, bisognerebbe capire e riflettere sull’importanza dell’unità dei comuni della Valle.
Peppino Vaccariello