Valle Caudina: domenica otto settembre si parte per la Juta a Montevergine

27 chilometri da percorrere a piedi

Redazione
Valle Caudina: domenica otto settembre si parte per la Juta a Montevergine

Valle Caudina: domenica otto settembre si parte per la Juta a Montevergine. Il pellegrinaggio è libero. Ci si mette in cammino per arrivare sino a Montevergine, con la fede nel cuore e la forza nelle gambe . Si parte che è ancora buio e si arriva al santuario di Mamma Schiavona quando il sole è bello, alto nel cielo.

La Juta a Montevergine

Anche quest’anno, i fedeli di San Martino Valle Caudina hanno organizzato un pellegrinaggio a Montevergine. Come vuole la tradizione, la Juta si svolgerà domenica otto settembre, giorno in cui si celebra la natività della Beata Vergine Maria. E, sempre come vuole la tradizione, il pellegrinaggio sarà fatto rigorosamente a piedi.

Il raduno dei pellegrini è fissato la mattina di domenica otto settembre alle ore 4 e 20 davanti la storica chiesa di San Giovanni Battista, nel pieno centro storico di San Martino Valle Caudina. E poi si comincia a salire.

Per arriva al santuario, incastonato nella splendida catena del Partenio, i pellegrini dovranno percorrere 27 chilometri a piedi lungo una strada carrabile di montagna.

In buona sostanza si passerà per il Mafariello, per Acque delle Vene, per le casella Peppe Masi e per Campo Maggiore. L’arrivo al Santuario, fondato da san Guglielmo, è fissato per le ore 12,00.

La santa messa

Alle ore 12 e 30, il tempo di tirare un poco il fiato, i pellegrini potranno partecipare alla santa messa che sarà celebrata da monsignor Pasquale Maria Mainolfi. Il rientro è stato organizzato un pullman ma chi intende usufruire del torpedone, il biglietto costa dieci euro, dovrà farlo, entro mercoledì 4 settembre, telefonando al 328/7265849.

Gli organizzatori del pellegrinaggio, che è autofinanziato, tengono a precisare che la partecipazione è libera ma, essendo il percorso lungo e faticoso, bisogna ben valutare il proprio stato di salute per mettersi in viaggio.

Tra gli organizzatori ci sono persone esperte del Partenio, tra cui l’ingegnere Franco Capuano, ma non bisogna azzadarsi a rischiare in alcun modo.

Chi non ha la forza di raggiungere Montevergine a piedi, lo può fare anche con auto o con la funivia e poi partecipare alla Santa Messa.