Valle Caudina: è sempre più emergenza lavoro (ma la politica pensa alle sagre)
E’ una emorragia senza fine, una emergenza che non trova alcuna soluzione: né il Jobs Act, né la presunta ripresa. Parliamo del lavoro. Secondo i dati resi noti dal Rapporto Unioncamere-Excelsior, infatti, in provincia di Benevento e in provincia di Avellino andranno persi 1.310 posti di lavoro nel corso del 2015. In particolare, nel Sannio la variazione occupazionale prevista per l’anno in corso è di segno negativo, pari a – 470 unità. Il saldo occupazionale negativo previsto in provincia di Benevento (-470 unità) è il risultato della differenza tra 2.290 “entrate” e 2.760 “uscite” di lavoratori dalle imprese. Anche in provincia di Avellino la variazione occupazionale prevista per l’anno in corso è di segno negativo, pari a – 840 unità (contro -1.000 lo scorso anno). Tutto ciò, ovviamente, impatterà sulla Valle Caudina, la terra di mezzo con circa 60 mila abitanti sospesa tra la provincia di Avellino e quella di Benevento. Soluzioni? All’orizzonte non si vede nulla. Tranquilli, però, siamo in estate: bisogna pensare alle sagre e alle feste.
Angelo Vaccariello