Valle Caudina: emergenza 118, in gioco la vita dei cittadini

Redazione
Valle Caudina: emergenza 118, in gioco la vita dei cittadini
E' morta la bambina di 10 anni investita da un'auto

Valle Caudina. Da giovedì primo agosto, effettuando la chiamata di emergenza del 118, si rischia di vedere arrivare l’ambulanza con l’infermiere ed il soccorritore, senza medico a bordo. Un fatto di una gravità inaudita che rischia di mettere a serio rischio la vita del paziente e, allo stesso tempo, di ingolfare, ancora di più i pronto soccorsi degli ospedali.

La vicenda è tutta interna all’azienda sanitaria locale di Avellino che, per le solite questioni di risparmio, gioca con la pelle della gente. Il punto Saut di via dei Monti, gestito dalla confraternita Misericordia di Cervinara, di cui è governatore Luigi Cioffi,per assicurare il servizio di emergenza 24 ore su 24, avrebbe bisogno di cinque medici. Effettivi ce ne sono tre, altri due sono sostituti. Di recente, i sostituti hanno deciso di lasciare l’asl di Avellino per quella di Benevento, in quanto in Irpinia erano sottopagati.

Dal primo di agosto, quindi, ci saranno solo tre medici all’opera e non potranno assicurare il servizio per l’arco della giornata. Chiedere aiuto al 118, dal prossimo primo agosto, per i residenti dei comuni di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina, Roccabascerana e Pietrastornina, può diventare un terno al lotto, in quanto, in alcune ore della giornata, il medico non sarà, fisicamente, presente sull’ambulanza.

La conseguenza è che l’infermiere non può certo decidere se ricoverare o meno un paziente, quindi, tutti saranno trasportati un ospedale per far valutare le condizioni ai medici. Non solo, in caso di un problema serio, nel corso del tragitto, non avere un medico a bordo, può dire condannare a morte il paziente.

Tutto questo, come capita sempre in Valle Caudina, si sta compiendo nel può assoluto silenzio delle istituzioni locali. Solo il sindaco di Cervinara Filuccio Tangredi e la consigliera delegata ai servizi sociali, Anna Marro, si sono subito mobilitati chiedendo un intervento, ad horas, del prefetto di Avellino. Il primo cittadino sta attendendo una convocazione che, al momento, ancora non è arrivata mentre il primo agosto si avvicina.

E’ il caso di chiarire che la questione non riguarda solo Cervinara ed i suoi cittadini, ma tutti i residenti dei cinque comuni. Dalle nostre parti, la salute e la vita dei cittadini vale sempre meno.