Valle Caudina: famiglie disperate per il blocco del pagamento dell’assegno di inclusione sociale
L'unica motivazione sta nel fatto che l'Inps sta effettuando degli accertamenti

Valle Caudina: famiglie disperate per il blocco del pagamento dell’assegno di inclusione sociale. E’ arrivata questa lettera in redazione che solleva un problema sentito da tantissime famiglie anche in Valle Caudina: il blocco del pagamento dell’ assegno di inclusione sociale.
La lettera è firmata ed abbiamo veriticato, come è giusto che sia, l’identità di chi ha scritto. Abbiamo deciso di omettere la firma per ovvi motivi.
Gent.ma Premier Meloni ,
Lei a conoscenza del fatto che a migliaia di famiglie è stato bloccato il pagamento ADI (assegno inclusione sociale) ?
L’ Inps ha bloccato i pagamenti dando come motivazione dei presunti accertamenti in corso , ma la cosa triste di questa vicenda è che ciò è stato fatto senza alcun tipo di preavviso ,in pratica le persone hanno scoperto il 26 Settembre che le pratiche erano sospese e ad oggi alcuna comunicazione ufficiale da parte di Inps è giunta ai percettori.
Lei Presidente sá che migliaia di famiglie sono in forte difficoltà economica ? E come pensa che potranno pagare gli affitti ,le bollette o mettere un piatto in tavola senza un dovuto sussidio da parte dello stato ?
Poi volendo possiamo anche chiamarli fannulloni però se vogliamo dirla tutta le ricordo che la costituzione impone allo stato la possibilità di un lavoro ad ogni individuo e aggiungo che molte di queste famiglie sono lavoratori precari che percepiscono solo una integrazione e senza ciò per loro è impossibile arrivare a fine mese.
Sui social c ‘ è in atto una vera insurrezione , ma si sá finquando questa rimarrà confinata a tik tok , Facebook etc etc nulla cambierà , per tanto quello che voglio dirle è di prendere in mano la situazione e di fare luce su questa dannosa vicenda affinché ogni famiglia possa vivere una situazione di apparente tranquillitá economica perché come ben saprà il sussidio non garantisce nè dignità a queste persone nè tanto meno la possibilità di vivere decentemente ma se gli viene tolto anche quel po’ significa volerne decretarne la fine.
Inoltre aggiungo una considerazione personale , trovo alquanto strano che i media non ne parlano e che solo pochi giornali hanno dedicato articoli attinenti a questa faccenda , per tanto spero che lei leggerà e si adopererá al fine di risolvere questo enorme problema che vede alla gogna migliaia di famiglie.
Scusi Cara premier se mi rivolgo a lei , ma la sento spesso dire che lei vuole tutelare e ridare dignità all ‘ Italia , ecco ricominci allora ridando dignità alle classi meno abbienti che in questo momento sono disperate!