Valle Caudina: fatture per operazioni inesistentii 7 imprenditori di Montesarchio e 4 di Cervinara, respinta la richiesta di sequestro
Valle Caudina: fatture per operazioni inesistentii 7 imprenditori di Montesarchio e 4 di Cervinara, respinta la richiesta di sequestro. Il Tribunale del Riesame di Benevento, Sezione Misure Reali, ha respinto l’Appello della Procura di Benevento proposto contro il provvedimento del GIP, dott.ssa Loredana Camerlengo, che aveva negato la richiesta di sequestro dei beni di 11 imprenditori, dei quali 7 residenti a Montesarchio e gli altri a Cervinara, Forio D’Ischia, Milano e Vietri di Potenza.
Il sequestro era stato richiesto perché, secondo la Procura di Benevento, sulla base delle informative della Guardia di Finanza, gli imprenditori avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti in relazione alla gestione di 2 imprese (edile e cartoleria), che sarebbero state solo apparentemente operative.
Sempre secondo la Procura le imprese non avevano presentato nessuna dichiarazione fiscale negli anni 2019 e 2020 pur avendo emesso numerose fatture in favore di uno stretto numero di ditte operanti nei settori della elaborazione dati, fabbricazione porte e finestre, gestione commerciali di bene immobili, promozione pubblicitaria, installazione di impianti elettrici, realizzazione e completamento di edifici e abbigliamento.
Il Tribunale ha accolto la tesi dei difensori degli indagati, rappresentati dagli Avvocati Vittorio Fucci, Fabio Russo, Isidoro Taddeo, Guido Principe, Togo Verrilli, Carmelo Sandomenico e Claudio Barbato, e ha respinto l’Appello della Procura, non consentendo, così, il sequestro dei beni degli imprenditori.
Ora pende, presso il Tribunale del Riesame di Napoli, l’Appello proposto dalla stessa Procura di Benevento contro il provvedimento dello stesso GIP Camerlengo, che ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari, di obbligo di firma e del divieto per l’esercizio dell’impresa per 12 mesi a carico degli imprenditori indagati.