Valle Caudina: festa, farina e forca

Redazione
Valle Caudina: festa, farina e forca

Valle Caudina. Panem et circenses, festa, farina e forca, passano i secoli, siamo arrivati nella società 2.0, ma le abitudini di governanti e governati poco cambiano.
In questo periodo natalizio, tanti elettori attendono una sorta di prebenda, una mancia, un surplus festivo. Badate bene, a pretendere queste elargizioni da parte delle pubbliche amministrazioni non sono  persone che versano in difficoltà economiche, la maggior parte di quelle persone hanno dignità da vendere.
Chi chiede, anzi, chi pretende, invece, generalmente ha, come si suol dire, la pancia piena e non sa cosa vuol dire mettere insieme il pranzo con la cena.
Eppure, le pubbliche amministrazioni della Valle Caudina sono sempre sollecite a soddisfare queste richieste, nonostante la ristrettezza dei bilanci. E, spesso, come è avvenuto qualche giorno fa, in un piccolo centro della Valle, basta costituire un’associazione un giorno prima per ricevere il giorno dopo il contributo da parte del comune.
In questo caso, ci è stato riferito che l’associazione è costituita da giovani benestanti, che, però, non hanno esitato a chiedere alla giunta e quel che peggio, sindaco ed assessori hanno subito soddisfatto la loro richiesta.
Questa è la mentalità delle persone che ci governano, festa, farina e forca. Naturalmente, il contributo è servito ad organizzare una manifestazione di cui quel piccolo comune non poteva proprio farne a meno. Peccato che la manifestazione non sia frequentata da quasi nessuno, peccato che si tratti di soldi pubblici, peccato che manchi anche un piccolo straccio di programmazione, peccato che il principio di festa, farina e forca sia sempre in auge tra chi governa ed accettato supinamente da chi è governato. Peccato per chi predica bene e razzola male, in preda solo al suo delirio egocentrico che condanna a morte la comunità che governa.