Valle Caudina: Gaia scrive al papà morto la vigilia di Natale
Valle Caudina: Gaia scrive al papà morto la vigilia d Natale. Natale è gioia infinita. Basta davvero poco per essere felici. Ma, proprio in queste festività pesano le assenze. Non si può non andare con il pensiero verso coloro che non ci sono più.
Le atrocità della vita
A volte, proprio in questo periodo, possono succedere le cose più atroci. Gaia Izzo di Paolisi, otto anni fa, ha perso il papà Armando proprio all’alba della vigilia di Natale. Gaia era solo un’adolescente quando ha dovuto fare i conti con questa atroce realtà. Oggi che è diventata una giovane donna ha deciso di scrivere una lettera al papà ed ha chiesto a Il Caudino di pubblicarla. Lo facciamo volentieri e la dedichiamo a tutte quelle persone che dovranno fare i conti con le assenze delle persone a cui volevano bene.
La lettera
Alla fine per me ha smesso di essere Natale da un bel pezzo. Da quando la tua sedia è diventata vuota, da quando ho dovuto abituarmi non abbracciarti più.
E faccio fatica perché l’abitudine era quella di associare il Natale a te. Sono passati otto anni da quella sveglia alle 5 di mattino di una triste vigilia di Natale, otto anni dalla tua “relativa morte” come preferisco chiamarla io, perché nessuno muore se vive nel cuore di chi resta.
Mi hai lasciato da adolescente, ma mi hai sempre guidato dall’alto, ho sempre sentito la tua presenza e seguito i tuoi dannati consigli, dai miei sogni più belli! Come l’ultimo che mi ha portato dove sono adesso, e tutto questo lo dedico a te.
Questo Natale voglio viverlo diversamente perché so che nonostante tutto tu sei con me, nei miei pensieri, nei miei ricordi, nelle tante piccole cose che mi riportano a te, perfino nei miei modi di fare. Per questo, oggi ti scrivo ciò per non dimenticarti mai! Perché tu sei l’essenza dei miei giorni, ciao papà veglia sempre su di noi!