Valle Caudina: Giovedì grasso, perchè si chiama così?
Valle Caudina. Non solo maschere, carri e scherzi, ma anche lasagne o gnocchi, carne, soprattutto di maiale, ma pure di agnello, in abbondanza, la cosiddetta frittata di carnevale con all’interno la salsiccia secca e dolci come il migliaccio o le chiacchiere. Oggi giovedì grasso, l’ultimo giovedì prima che arrivi la Quaresima. Impazza il Carnevale che, come tradizione ha questi due giorni di punta: il giovedì ed il martedì, ultimo giorno di carnevale. Da sempre vengono considerati “grassi”, perchè tradizione vuole che in questo periodo dell’anno, che precede la Quaresima, fosse dedicato alle abbuffate, soprattutto di carni e di alimenti grassi, per svuotare le dispense in vista del periodo di astinenza e digiuno previste nella dottrina della Chiesa con l’avvicinarsi della Pasqua.
La funzione del giovedì grasso si è un poco persa nel corso degli anni. Tanto che, probabilmente, i ragazzi davvero non capiscano cosa si celebri in questa giornata. Per tante questioni si preferisce attendere la domenica, ma, ancora in tante case, domani, come martedì, ci sarà una sorta di rito culinario. Naturalmente, quello che viene portato in tavola cambia, anche in Valle Caudina, da paese a paese. Nella stragrande maggioranza trionfano le lasagne, fatte con tantissime polpette, ma ci sono pure diverse famiglie dove proprio in queste ore si impastano gnocchi. Entrambi, però, vengono cucinati con sontuosi ragù che farebbero impallidire le diete degli esperti. Del resto, gli ultimi giorni del Carnevale, al di là dei travestimenti, dei balli e delle sfilate dei carri, rappresentano proprio il trionfo della carne. E, come tutti i banchetti che si rispettano, non possono mancare vino, un rosso robusto, e tantissimi dolci. Poi arriverà la Quaresima per farci pentire di tutti gli eccessi di questi giorni.