Valle Caudina, i bimbi assenti con le scuole aperte rischiano la bocciatura
Valle Caudina, i bimbi assenti con le scuole aperte rischiano la bocciatura. Il prefetto di Benevento Francesco Antonio Cappetta adesso chiede a tutti i sindaci di comunicare le relative ordinanze di chiusura all’Ufficio Scolastico Provinciale, in modo da consentire agli uffici “il monitoraggio delle modalità di svolgimento nella provincia delle attività didattiche”.
I bambini che fanno assenze ingiustificate, infatti, rischiano la bocciatura. Negli scorsi giorni, infatti, si è assistito a una proliferazione incontrollata di ordinanze sindacali. Una facoltà consentita dall’ordinanza regionale numero 92 del governatore Vincenzo De Luca che ha dato possibilità ai sindaci di chiudere le scuole in caso di peculiari criticità Covid19 sul territorio.
Ma il Prefetto ha anche chiarito che solo l’Asl può certificare questi casi di criticità Covid19. Nelle scorse ore, infatti, non sono mancate le polemiche per l’ordinanza del sindaco Clemente Mastella che ha chiuso le scuole richiamando nell’ordinanza i dati Covid19 della fondazione Gimbe e non quelli dell’Asl.
Ora, a questo punto, rischiano anche i bambini caudini. Rischiano quelli delle prime elementari che, questa mattina, i loro genitori hanno deciso di non far tornare a scuola nei comuni di Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana.
Come vi abbiamo informato in un articolo di questa mattina, oltre il 50 per cento dei bimbi delle materne e della prima elementare non sono tornati in aula per fare lezione in presenza. Nonostante nei giorni scorsi, sia stato fatto uno screening sui bimbi, genitori, docenti e personale ata e non è emerso neanche un positivo.
Valle Caudina, i bimbi assenti con le scuole aperte rischiano la bocciatura
Una scelta ben precisa dei genitori, alcuni dei quali hanno chiesto di poter continuare con la dad. Ma non esiste la didattica mista. Dovrebbero tornare a scuola o giustificare la loro assenza. Infine, ricordiamo che i dirigenti scolastici possono rivolgersi anche alle forze dell’ordine se le assenze dovessero continuare. Insomma un vicenda di non facile soluzione.