Valle Caudina: i ritardi di Eav e la commedia che diventa tragedia
Ospitiamo volentieri un intervento del generale Francesco Bianco

Valle Caudina: i ritardi di Eav e la commedia che diventa tragedia. Sulla vicenda dei continui slittamenti della consegna della linea ferroviaria alla Valle Caudina anche oggi ospitiamo volentieri una riflessione del generale Francesco Bianco.
Gent.mo Direttore,
era così facile prevedere la conclusione della riunione di oggi al Centro Direzionale tra i vertici di EAV , due Sindaci e due rappresentanti dei Comitati rappresentanti i cittadini della Valle Caudina che da anni non usufruiscono più del treno per “fermo patologico” della linea.
Non mi affretto, quindi, a proclamare con enfasi “ l’avevo detto” attraverso un comunicato al Suo giornale, perché farei torto alla mia normale intelligenza ed alla tanta esperienza maturate nel corso di anni ed anni nelle massime Istituzioni Regionali. Bene hanno fatto a collegarsi solo via internet gli altri Sindaci della Valle, risparmiandosi un viaggio sino al Centro Direzionale di Napoli, con un tempo meteorologico tra il tempestoso e sprazzi di sereno.
Se ho ben capito, ora si ha una nuova data “ certa “ della riapertura della Napoli-Benevento, via Valle Caudina: giugno 2026 ! Evviva! Si è saputa, finalmente, una data certa, che nel corso di questi anni non era stata mai data!
Per chi volesse fare una piccola ricerca sulle innumerevoli riunioni e date ultimative fornite dall’Ente Gestore della Ferrovia valle Caudina ( EAV ), può esercitarsi in questa anamnesi storica, trovando parecchie date fornite per sicure apertura della tratta.
Io che, malgrado “ pensionato” come militare, ma ancora attivo nel campo politico, istituzionale e universitario, posso attingere solo alla mia memoria. Ricordo, così, che nel gennaio di quest’anno ci fu un ulteriore incontro tra le parti, e fu data come per certa l’apertura della tratta ferroviaria per luglio 2025 !
Se non fosse una triste presa d’atto del fallimento di tante promesse, verrebbe da domandarsi il perché della convocazione d’oggi, dato che per la fine di questo mese mancano ancora 23 giorni per comunicare l’ulteriore slittamento di un altro anno!
Mi è rimasta impressa anche un’altra data, l’8 giugno di quest’anno in una delle tante inutili riunioni , quando, tra spiegazioni tecniche ( le stesse che trovate nel documento d’oggi ) e le possibilità di subentro delle Ferrovie dello Stato ad EAV, l’A.D. dell’Ente Regionale disse: Sia chiaro, noi i ritardi li subiamo, non li provochiamo !
Se fosse stato presente il grande Eduardo, ne avrebbe tratto sicuramente una Commedia!
Risposta del direttore Peppino Vaccariello.
Caro generale, innanzitutto la ringrazio per l’attenzione che continua a dare al giornale che ho il grande onore di dirigere. Questo suo continuo informarsi sulle vicende caudine rispecchiamo le sue origini di cervinarese puro sangue che vive a Napoli ma torna nel suo buen retiro di Cervinara tutte le volte che i suoi impegni glielo consentono.
Conoscendola sua cultura, sono certo che la citazione di Eduardo De Filippo non sia per nulla un caso. Il grande drammaturgo partenopeo confezionava in forma di commedia fatti e misfatti di un Napoli che non veniva bagnata dal mare, per citare un’altra grande scrittrice napoletana. Erano delle vere e proprie tragedie che riuscivano a strappare un sorriso amaro.
Da tempo denuncio come questi continui ritardi di Eav stiano decretando la condanna a morte di tutta la Valle Caudina. E, purtroppo, i maligni effetti dello spopolamento ora sono molto chiari. Eduardo, come lei sottolinea, avrebbe scritto una grande commedia, con tutti i suoi tragici risvolti. La commedia di un popolo che muore per la manifesta incapacità di chi dirige un’azienda pubblica.