Valle Caudina: il 118 è un servizio che merita solo rispetto non accuse false e infamanti
Sotto accusa l'intervento che lunedì sera ha salvato un ragazzo di 17 anni
Valle Caudina: il 118 è un servizio che merita solo rispetto non accuse false e infamanti. La stupidità umana continua a superare ogni sorta di confine. L’asticella si alza sempre di più. Pur di apparire sui social, siamo pronti a qualsiasi tipo di commento.
E più sono truci i commenti, più crediamo di aver compiuto chi sa quale impresa. Io non li chiamerei più neanche leoni da tastiera ma imbecilli affetti da analfabetismo funzionale.
Siamo talmente rintronati che riusciamo a criticare anche quelle pochissime cose che funzionano bene, come ad esempio, il soccorso gestito dal 118. L’altro ieri sera via abbiamo dato notizia di un 17enne che è stato sbalzato da suo scooter, lungo la strada statale Appia, nel territorio del comune di Arienzo.
Grazie a Dio il ragazzo è fuori pericolo, grazie alla tempestività dei soccorsi, anche se ora dovrà sottoporsi a degli interventi a causa delle fratture che ha riportato.
Bene, probabilmente a causa di un intasamento di interventi, la centrale di Caserta, come sempre avviene in tutta la Campania, ha chiesto l’intervento della postazione del 118 di Airola. In quel momento, l’ambulanza di Airola era l’unica medicalizzata, ossia, con un medico a bordo. In questi casi è essenziale la professionalità di un medico.
L’intervento è stato tempestivo ed è andato nel migliore dei modi. Ma, forse a qualcuno, il lieto fine non sta bene. Ed allora, giù con i commenti e con l’accusa che l’ambulanza è arrivata in ritardo sul luogo dell’incidente.
Prima di rispondere, con dati alla mano, a questa voce dal sen fuggita, è necessario ribadire che il 118 è un servizio essenziale per salvare vite umane. Non solo, prestare servizio su un’ambulanza ed intervenire nei casi più disparati e, spesso, disperati, non è un semplice lavoro , è una missione.
Innanzitutto è necessaria una grande professionalità. Poi sono indispensabili il coraggio e lo spirito di sacrificio. Senza contare che si lotta contro il tempo perchè arrivare un minuto prima o dopo vuol dire salvare o meno una vita umana.
Fatta questa premessa, l’equipaggio del 118 di Airola che lunedì è intervenuto sull’incidente ed ha soccorso il 17enne, era composto dal medico Carmine Montella, dall’infermiere Calcagno e dall’autista Esposito.
La chiamata per intervenire è arrivata alle 17 29 minuti. Alle 17 e 40, 11 minuti dopo, l’ambulanza è arrivata sul luogo dell’incidente ed è iniziato il trattamento del paziente.
Questo vuol dire il 17enne è stato stabilizzato, è stato rimosso il casco, è stato munito di collare cervicale e trattato per tutte le altre incombenze. Alle 18 e 28 minuti, 59 minuti dopo la telefonata, il ragazzo era nella sala codici rossi del trauma center dell’ospedale San Pio di Benevento pronto per essere trattato dai medici del nosocomio beneventano.
Da premettere che quella sera, come sempre, l’Appia era super intasata dal traffico e l’autista ha fatto volare l’ambulanza mentre medico ed infermiere trattavano il 17enne.
Ed allora ? Di cosa stiamo parlando? Ma davvero si deve macchiare l’operato di professionisti seri, preparati e coraggiosi di accuse infamanti?
Prima di commentare e sparare genialità, cercate di informarvi perchè se ancora non lo avete capito l’unico servizio che veramente funziona in Valle Caudina è proprio quello del 118. Un servizio essenziale di cui capiamo l’importanza solo nel momento del bisogno.